6.

571 Words
I miei genitori hanno avuto la bellissima idea di invitare i loro amici a cena costringendomi a passare la serata con loro, per di più solo. Ashley è andata con mia zia Cloe per passare la serata con lei a divertirsi, beata lei. Mi ha costretto tutta la sera a sistemare la casa assieme a lei per poi farmi le solite raccomandazioni: "sii educato", "saluta", "se ti fanno domande rispondi bene". Ci siamo dieci minuti e mia mamma sta già raccontando delle mie avventure facendo ridere tutti quanti, tra ne me. Solo io posso avere una mamma che mi rende ridicolo davanti agli altri. "Io me ne esco!" la avviso sbuffando, uscendo di casa. Mi siedo sulle scale annoiato e giocherello con il telefono senza sapere cosa potrei fare per passare il tempo. "Joe, tua mamma mi ha detto di tenerti d'occhio" mi dice Allyson chiudendo la porta dietro di lei mentre ridacchia. "Non mi serve la babysitter" borbotto senza guardarla, sono abbastanza nervoso. "Non dirmi che ti sei arrabbiato per le cose che ha detto dentro" mi dice sedendosi accanto a me trattendosi dal ridere. "Bla bla, tanto non c'eri tu al mio posto perciò puoi ridere" dico con tono irritato torturando i miei capelli. "Non c'è bisogno di rispondere così però!" mi dice offesa incrociando le braccia al petto. "Scusa, solo che non sopporto quando fa così" le dico sospirando alzandomi. Saltello su ogni scalino cantando una strana canzoncina di un telefilm che guarda mia sorella. "Sai che assomigli molto a tua mamma? Avete le labbra uguali e anche il naso" mi dice copiando ogni mia mossa. "Che poi davvero non capisco come hai potuto confondere il gel per capelli con la colla liquida, il gel è più gelatinoso mentre la colla rimane più liquida" continua a dirmi ricordando una delle cose che mia mamma ha raccontato. "Questa canzone la conosco anche io, ma perché stiamo saltando sugli scalini?" mi domanda. "Sai che parli davvero tanto?" le chiedo voltandomi di scatto nella sua direzione. Presa alla sprovvista sbatte contro il mio petto mettendo le mani su di me, è su un gradino più in alto di me ed è comunque più bassa di me. Alza lo sguardo su di me ed incontro nuovamente i suoi occhi verdi e grandi, contornati da delle ciglia lunghe che la rendono solo più innocente. Ora che la osservo meglio riesco a vedere le lentiggini sparse dal naso su entrambe le guance. Ha il naso leggermente all'insù e i capelli leggermente boccolosi sulle punte, lunghi fin sotto le spalle. Ha delle labbra rosee un pó con la forma a cuore. Mi guarda sbattendo le ciglia senza sapere cosa dire ed questione di poco secondi quando non collego ció che penso a ciò che dico e mi avvicino ulteriormente a lei. Non so cosa mi spinge a fare tutto questo, forse la noia o forse la troppa vicinanza. Appoggio le mie mani sulle sue guance lisce e bacio quelle labbra morbide. Non appena mi accorgo di quello che ho appena detto mi stacco da lei e guardo la sua reazione. É immobile e rigida con gli occhi spalancati e il viso rosso, ha le labbra leggermente dischiuse e gesticola con le mani. Non so chi dei due sia più confuso e sinceramente non saprei dare una spiegazione al mio gesto, infatti mi volto rapidamente e torno a canticchiare e saltare come se nulla fosse successo.
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