Gli scriverò un messaggio di scuse più tardi, pensò. Chiamò sua madre per farsi riaccompagnare a casa: voleva soltanto andarsene da quell’inferno e non ripensare più a quella giornata. Udito il clacson, scese le scale di corsa e uscì dal palazzo. Stava per raggiungere l’automobile quando venne distratta dal rumore di uno scooter blu che accelerava, poco lontano da lei. Si voltò e lo vide. Tommy. Frequentava lo stesso liceo di Arianna e lo incontrava spesso nei corridoi, durante il cambio ora o la ricreazione. Senza contare che lui faceva il Pr in alcune discoteche della zona, locali in cui, il più delle volte, Arianna andava solo per vederlo. Un rapporto, o meglio non rapporto a distanza, una pura contemplazione la sua. La spaventava avvicinarsi troppo a lui, così donnaiolo e superfici

