Uscirò dall’acqua con una carrozzina arrugginita, roba che nessuno vede di solito. Stefania mi aiuterà, in molti, dagli ombrelloni, la compatiranno: «Povera donna, che croce, e che coraggio!»
Rivedo la suora contabile di un istituto dove anni fa insegnavo Psicologia e Pedagogia; quando la vide spingere la carrozzina per le scale se ne uscì con un sospirone e una considerazione che risuonarono potenti nello smisurato corridoio dove si affacciavano le aule: «Signore caro, che eroina!»
Quella volta io e mia moglie scoppiammo a ridere, deludendo fortemente la religiosa.
Vorrei poter ridere anche oggi come allora.
Magari sarà Fabio, il bagnino-geologo, ad aiutarmi a riconquistare la terraferma, compresa la manovra per passare dalla carrozzina acquatica a quella asciutta, la carrozzina di te
