Sbattei una mano sul volante maledicendomi, come un povero idiota mi sentii subito in colpa dopo averla insultata nel mio ufficio e per la prima volta in tre anni pensai di dovermi scusare! Se solo non l’avessi trovata nel bel mezzo di un ménage. Scossi la testa e continuai a guidare cercando di non pensare a quella donna. Quella mattina non avevo appuntamento con nessun cliente ma avrei dovuto prendere mia figlia e portarla dai miei genitori. Nella grande villa dove viveva la mia orrenda ex moglie, mia figlia se ne stava sempre rintanata nella sua stanza a giocare. La mia bambina era convinta che sua madre non l’amasse e per quanto lei avesse ragione cercavo ogni giorno di convincerla del contrario. Mariavittoria era una donna spietata, una modella ancora in carriera che non aveva bisog

