capitolo 5 gelosia, pieta

3102 Words
Pov Jeson Il pomeriggio è passato velocemente. Nychta non mi ha rivolto lo sguardo. Mentre impartiva ordini ai soldati. Non soni di certo mancate battute e schiamazzi. Ma Nychta ancora una volta li ha messi a tacere. Senza che io facessi niente. È riuscita a far tacere 200 uomini. Solo la Dea sa quanto puo avere quella lupa. A metà giornata, gli uomini ascoltavano ogni suo ordine. Come se fosse la Luna. Senza che lei lo volesse. Lo è diventata. La Luna del mio branco. Con sorpresa di tutti, compreso anche me, anche mio nonno ha partecipato. Se n'è uscito con la frase. "Sono anche io parte del branco. E lo difenderò con il mio sangue." I miei uomini erano sconvolti. Un uomo che fino a qualche giorno fa, era un morto che cammina. Ora era lì, orgoglioso e fiero. Pronto a combattere ancora. L'unica che non sembrava sorpresa era Nychta. Ma di cosa mi meraviglio? Quella donna sembra leggere dentro ognuno di noi. L'allenamento è stato duro. Senza pausa, senza riposo. Anche le due Lupe hanno partecipato. E mentre noi eravamo sfiniti e sudati. Loro erano fresche e riposate. Chissà quali allenamenti hanno affrontato. Per avere una tale resistenza. Al tramonto ognuno è tornato dai propri cari. Come consigliato ancora una volta da Nychta. La mia giornata non è ancora finita. Dopo una doccia veloce. È un boccone al volo. Devo affrontare il mio branco, nell'assemblea di emergenza. Avevo chiesto a Nychta di venire con me. Ma lei mi aveva liquidato con: " Non sono brava con le parole. Io posso solo preparare un esercito. E compito tuo tranquillizzare il tuo popolo." E ancora una volta era scomparsa. Quanto volte ho avuto l'istinto di seguirla. Di trovarla. Ma lei non me lo permetteva. E mi faceva perdere ogni traccia. Al contrario Lefko si era proposta volentieri. Con la promessa, che avrebbe rassicurato il popolo. Se la cosa fosse sfuggita di mano. Mi fermo davanti al grande portone dell'assemblea. Il mio Beta e Lefko al mio fianco. Sono terrorizzato. È la mia prima guerra, come Alfa. E ho paura di deludere tutti. Di non essere all'altezza. Lefko appoggia una mano sulla mia spalla. Lefko:" Stai tranquillo, andrà tutto bene. Non sei solo." Incrocio i suoi occhi. E la sento. Quella quiete, quella pace. Sta usando i suoi poteri su di me. E io non posso fare altro che ringraziarla. Ben si avvicina, dandomi un pacca. Ben:" Andiamo fratello, e spacchiamo il mondo" Sorrido a quella frase. E quello che ci diciamo sempre. Prima di affrontare una guerra. Respiro affondo e spalancò la porta. Il brusio tace. I capi chini, in segno di rispetto. Salgo sul piccolo palco. Pronto ad affrontare tutto il mio popolo. Noto poco lontano mio nonno. Che mi guarda dandomi coraggio. Non mi abbandonare nonno. Restano vicino. Sembra unnuire, rispondendo ai miei pensieri. Jeson:" Fratelli e sorelle. Se siamo qui stasera è perché una nuova guerra incombe su di noi. Un mese fa circa, il branco Sorrenti è stato attaccato dai cacciatori. In questo momento sono imprigionati al loro volere. È stato l'Alfa Stefano e chiedere il nostro aiuto." "Sono li stessi che hanno attaccato noi?" Jeson:" Non ne abbiamo la certezza. Ma io credo di sì." Da quel punto in poi si scatena l'inferno. "È colpa delle straniere. E loro che vogliono." "Consegnamole." Lefko si stringe di più a Ben. "Voi siete pazzi. Quella donna ci ha salvato dalla siccità. E ha salvato i miei figli, e i vostri." "Non fanno parte del branco. Sono delle straniere." Ben:" Non lei. Lei è la mia compagna, entrerà a far parte del nostro branco. Con la prossima luna piena. Tra 2 giorni." "E la nera?" Jeson:" Nychta, perché è questo è il suo nome. Lei rimarrà fino al grande scontro. Per aiutarci, poi andrà via." "È una minaccia, non è una di noi." "È una minaccia, deve morire." Un ringhio. Ma non è il mio. Uno dei miei soldati si alza in piedi. " Prima dovrete passare sul mio cadavere. Lei ci ha salvato. E lo sta facendo gratuitamente. Senza chiedere nulla." Tutti i miei soldati si alzano. Il popolo sembra dividersi in due. Chi urla di mandarle via, e fare un patto con i cacciatori. Chi urla che vuole combattere. X:" SILENZIO..." Mio nonno si avvicina al palco. Righiando verso il branco. Tutti rimangono in silenzio. Nonno:" Che vi è successo? Un tempo eravamo il branco più tenuto al mondo. E ora guardatevi. Sembrate dei topi che si nascondono nei buchi. Il problema non sono le due donne. Loro non c'entrano nulla con questa guerra. Quindi ora vi chiedo. Vi nasconderete in qualche buco come ratti? Ho cambatterete come lupi." Il brusio diminuisce, ma non sparisce. Jeson:" Non sono qui per chiedervi di combattere per me. Ma di combattere per le vostre famiglie. Anche se le mandassero via, i cacciatori non si fermerebbero. Vi sto chiedendo di affiancarmi nella guerra, per proteggere il nostro popolo. Insieme. Non voglio costringervi a fidarvi di me. Quindi chi non vuole partecipare è libero di andare via." Dopo qualche secondo sento una manina tirare il pantalone. È il bambino che Nychta ha salvato. Bambino:" Io combatterò con voi Alfa. E con la donna bellissima" Donna bellissima? Il suo commento mi fa un po' ridere. Intorno a me in silenzio osservano la scena. "Io sono con voi. Per il nostro popolo." L'uomo che sta parlando. Si alza, porgendo il braccio al cielo. Con il pugno chiuso. Che vuol dire "si va in guerra." Lentamente tutti i presenti si uniscono a loro. E finalmente posso fare un sospiro di sollievo. Prendo il bambino, simbolo di fedeltà e coraggio. E lo metto seduto sulla mia spalla. Mentre il mio popolo si unisce in un ululato di fedeltà. La quiete regna tra i miei uomini. Uno dei miei generali. Il primo che ha affrontato Nychta. Si alza su tutti. Xx:" Possiamo solo sapere chi sono le due straniere. Chi dobbiamo ringraziare. Quali nomi dobbiamo ululare alla luna. A chi dobbiamo fedeltà. " Lefko si fa avanti. Si mette di fronte a tutto il popolo. Pronta a essere giudicata. Lefko:" Io sono Lefko. Sicuramente avrete conosciuto la mia gemella Nychta. Noi siamo le figlie della luna. La 10 incarnazione." Tutti con il fiato sospeso. Nessuno osa fiatare. Finché il generale non ulula alla luna "Lefko Kai Nychta" E tutti si uniscono a lui. In questo momento sono orgoglioso del mio popolo. Dopo altri dettagli sull'accaduto. La Luna in cielo indica che è quasi mezzanotte. Abbiamo bisogno di riposo. Tutti noi. Così concludo l'assemblea e mando tutti a casa. Lefko e Ben si dirigono verso casa. Nonno:" Io mi fermerò un po' alla vecchia trattoria. Non vedo i miei amici da un po'." Annuisco e gli do la buona notte. Ma prima di allontanarsi mi mette la mano sulla spalla. Nonno:" Volevo solo dirti. Che sono molto fiero di te. Sei un grande Alfa." Ci scambiamo una stretta e uno sguardo prima di proseguire ognuno per la sua strada. Mi incamminiamo verso casa. Xx:" Alfa." Una voce femminile mi sta chiamando. Alle mie spalle una ragazza bionda, con lo sguardo malizioso. La conosco abbiamo avuto qualche notte a letto. Ma niente di più. Un corpo persuasivo, e poco coperto. Una tentazione per qualsiasi uomo. Ma non per me. Ormai il mio corpo vuole solo Nychta. Jeson:" Che cosa vuoi Cassandra." Cassandra:" Volevo farti un po' di compagnia. Sembri molto teso. Potrei aiutarti." La sua mano e sul mio collo. Scivola lenta verso il cavallo dei miei pantaloni. Sono tentato. Vorrei abbandonarmi ai piaceri carnali di questa donna. E fare finta che sia Nychta. La donna si avvicina alla mia bocca. Baciandola. La sua lingua cattura la mia. Mentre la mia mente mi illude che sia Nychta tra le mie braccia. Stringo il suo corpo. Immaginando Nychta. Desiderando Nychta. Poi un rumore lontano. Un ramo spezzato. Mi riporta alla realtà. Lo stacco violentamente da me. Jeson:" Stammi lontana Cassandra. Tu non mi interessi. Io ho già una compagna." Cassandra:" A si? E chi sarebbe la nuova Luna?" Ho fatto una cazzata. Ho parlato troppo. Intanto la notte è diventata ancora più nera. Stringo i denti. Jeson:" Non sono fatti che ti riguardano. Ora sparisci prima che ti faccia fare una brutta fine." Lei sorride soddisfatta. Cassandra:" Io me ne vado. Ma ricordati. Sarai tu a venire da me." Prova ad accarezzarmi la guancia. Ma io gliela fermo. Prima che possa sfiorarmi. Lei sorride maliziosa. E se ne va. Scullettando e soddisfatta. Osservo il cielo. I fulmini si scagliano nel bosco. L'oscurità circonda la zona. Non promette niente di buono. Ho il presentimento di aver appena fatto la cazzata, più grossa della mia vita. Pov Lefko. Mi sveglio in piena notte. Sento un peso nel petto. Quasi mi manca il respiro. Mi alzo velocemente dal letto. Avvicinandomi alla finestra. Sbattono la camicia. Sul petto, sul cuore, si è formata una macchia. Nera. Che pulsa e mi porta dolore. Ma non è il mio dolore, ma è il suo dolore. Il dolore di Nychta. Osservo fuori dalla finestra. Il cielo è in tempesta. Più del solito. Il bosco è nascosto da una nebbia oscura. Gli alberi tremano, scossi dal vento. Il cielo scaglia odio sulla terra. Nychta. Cosa ti succede sorella? La macchia continua ad allargarsi e a pulsare. Un'altra fitta colpisce il mio cuore. Non riesco a trattenere un ringhio di dolore. Ben:" Ei piccola stai bene?" Ben si è svegliato a causa dei miei lamenti. E adesso è alle mie spalle che mi abbraccia. Lefko:" Nychta sta male." Anche lui osserva il cielo. Pensieroso. Ben:" Vuoi andare a cercarla?" Lefko:" Sarebbe inutile. Avrà nascosto le sue traccie. Si sarà isolata con uno scudo. Sono inutile." Una lacrima scivola giù. Ma Ben la raccoglie veloce, nella sua mano. Ben:" Non lo dire mai piccola. Domani mattina la cercheremo ok?" Annuiscono timida. E lo seguo nel nostro letto. Il sonno non arriva. Riposo un po' gli occhi, ma niente di più. Continuo a stringere la mano, sulla macchia. Nella speranza che gli arrivi un po' di sollievo. Il mattino seguente mi unisco al gruppo per l'allenamento. Di Nychta ne meno l'ombra. Anche Jeson la cerca. Che sia successo qualcosa tra loro? Lefko:" Jeson. Hai per caso notizie di mia sorella." Lui osserva il cielo ancora oscuro. Jeson:" In realtà non la vedo dagli allenamenti di ieri. " Una parte di lui sta mentendo. Dice la verità. Ma non tutta. Non indago oltre. E continuo il mio allenamento. Per diventare più forte. Per aumentare la mia autostima. Per proteggere il branco. Perché voglio che Nychta sia orgogliosa di me. Anche se adesso non c'è. A mezzogiorno stacchiamo, recandoci alla mensa. Osservo Jeson, non tocca cibo. Continuando a guardare fuori dalla finestra. Lo sguardo perso. La sua anima in pena, in colpa. Continuo a pensare che sia per colpa sua. La macchia sul mio petto. Dopo pranzo siamo tutti nell'arena. C'è anche lei. Nychta. Postura dritta e fiera. Occhi neri. E la sua aurea è più oscura del solito. Si mette davanti agli uomini. Jeson è diventato invisibile per lei. E lui ne soffre. E un po' anche lei. Prima che possa iniziare, si avvicina una donna. Xx:" Ei ci sono anche io..." Nell'istante in cui gli occhi si posano su di lei. Diventano ancora più neri, con qualche scarica. Il cielo si rabbuia. E l'aria è carica di tensione. Jeson:" Che ci fai qui Cassandra?" Cassandra:" Sono pur sempre la donna del branco, devo fare la mia parte." In genere per "donna del branco", si intende la Luna. E come se stesse insinuando di essere la compagna di Jeson. E forse inizio a collegare molte cose. Nychta la guarda schifata. Con disprezzo. Nychta:" Questo non è posto per una lupa come te." Cassandra :" Cosa intendi con 'come te'?" Nychta:" Diciamo delicata. Per non dire altro." Intorno a lei, tutti ridiamo. Proprio tutti persino Jeson. Che lo nasconde però con la mano. Cassandra:" Io sono l'unica degna di essere la donna del branco." Nychta si avvicina minacciosa Nychta:" Tu sei già la donna del branco, di tutti i lupi. Ma non nel senso che vorresti tu cara. Ora sparisci, abbiamo del lavoro da fare. Ti faresti male." Cassandra:" Io non ho paura..." Di te, è questo che intendeva. Cassandra guarda Nychta con disprezzo. E io vorrei spaccargli la faccia. Ma Nychta al contrario ride di gusto. Nychta:" Bene. Io ti ho avvisata." Si rivolge a tutti noi. Nychta:" I vostri capi gruppo mi hanno detto che state facendo molti progressi. Oggi valuterò i vostri riflessi. Uno alla volta vi posizionerete al centro. Dovrete schivare i miei colpi. Tranquilli non saranno letali. Ma non faranno piacere. Siete pronti?" Tutti annuiscono. In risposta. La sua voce è autoritaria e quasi sadica, per tutto il tempo. Oggi sarà dura. Nychta:" Bene si faccia avanti il primo." Uno dei guerrieri si mette al centro della arena. Si mette in posizione. Nychta lo osserva, concentrando la sua energia. Parte una sfera d'aria che gira intorno per poi scomparire. Seguo l'energia. Che colpisce il guerriero alle spalle. A parte finire a terra, non rimane ferito. Nychta:" CONCENTRATI." Quanto rabbia. Quanto dolore, nella sua voce. Lancia altre sfere. Che come la prima, spariscono per poi colpirlo alle gambe. Nychta:" No, non ci siamo. Ascoltami bene." Si avvicina al guerriero. Tutti tremano intorno a lei. Tranne Cassandra che la guarda maligna e quasi soddisfatta. Quell'arpia ha qualcosa che non mi piace. La sua anima è verde come l'invidia. Nychta:" Ascoltami bene, devi usare tutti i tuoi sensi. Non solo la vista." Strappa un pezzo della sua manica, e la usa per bendargli gli occhi. Nychta:" Ascolta quello che ti circonda. Attiva i tuoi sensi. Senti l'aria che ti circonda." Crea un'altra sfera. Che gli gira intorno. Per poi colpirlo. Ma questa volta non va a segno e il guerriero riesce a schivarlo. Va avanti qualche minuto. Poi il secondo soldato. Il terzo. Il quarto. E così via... Fino ad arrivare a Cassandra. La donna sorride soddisfatta si mette al centro. L'energia negativa di Nychta aumenta. Nychta:" Sei ancora in tempo. Ritirati." Cassandra:" Io non ho paura." Nychta:" Bene l'hai voluto tu." L'aria intorno a sé si trasforma. Le sfere partono all'attacco. Ma Cassandra le schivare tutte. Nychta continua a colpire. A vuoto. Dalle mani, crea un arco. Con cui schiocca frecce di energia. Cassandra può essere la migliore ma Nychta. Nychta è assoluto. È fuoco e guerra. Niente la potrà spezzare. Cassandra viene colpita e crolla a terra. Nychta non si ferma e continua a colpire. Sta per schioccare la freccia che la manderà K.O, Ma Jeson si mette in mezzo. Parlando il colpo per lei. Lo sguardo di Nychta diventa truce. Lo sguardo di Jeson diventa colpa. E capisco ogni cosa. Capisco quello che è successo. E rabbia si accende in me. Nychta si avvicina a Cassandra. Nychta:" Nessuno tocca quel che è mio." Cassandra:" Tu sei un mostro. Ne meno la Luna è così ignobile da darti un compagno." La terra trema, il cielo piange. Piove. Ma un pioggia triste e malinconica. Si avvicina ancora di più a Cassandra. Nychta:" Adesso hai paura." Con un balzo indietro si trasforma nel suo lupo. Cassandra trema terrorizzata mentre Nychta corre via, nella foresta. Jeson si alza, respira affondo. Si trasforma, e corre a cercarla. Cassandra è ancora lì tremolante. Io non ho ancora dimenticato le sue parole. La rabbia e il dolore di mia sorella. E questa donna la pagherà. La mia anima si espande verso l'esterno del mio corpo. Divento quasi ustionante. Le mie mani si incendiano. La osservo, osservando la sua anima peccatrice. Quasi me ne nutro. Lefko:" Avvicinati a mia sorella. Parlane, addirittura pensala. E la tua anima passerà le pene dell'inferno. Io non avrò pietà di te." I miei occhi diventano bianchi, circondati da fiamme blu. La ragazza terrorizzata scappa via. Una nuova ciocca va in cenere, come la mia anima. Ma non importa. Nessuno ferisce mia sorella. Non più. Nychta non si tocca. Lefko:" E voi cosa aspettate? Tornate ad allenarvi." Sono tutti terrorizzati. Ben mi guarda con una strana luce. Ammirazione, stima e eccitazione. La sento anch'io amore... Prov Jeson Osservo Nychta. Addestrare i miei uomini. O suoi occhi mi vietano un incontro. Lei è lontana da me, oscura e addolorata. Cassandra la sfida. Nychta la riduce uno straccio. Non so perché mi metto in mezzo. Forse perché fa comunque parte del branco. Ma Nychta la preso come un segno di amore per Cassandra. "Nessuno tocca quel che è mio." Il mio cuore trema. È la prima volta che mostra di provare qualcosa per me. Pochi minuti dopo si trasforma in lupo. Scappa via. NO, non sta volta. Non la perderò più Non questa volta che sono così vicino. Mi trasformo e la rincorro. La sua traccia svanisce. Ma non mi arrendo. La cerco con tutti i sensi. La trovo dopo qualche ora. In mezzo al lago. Nuda. Di spalle. Nychta:" Cosa ci fai qui?" Rimane di spalle. Jeson:" Io ti devo parlare. Devo spiegarti come sono andate le cose. So cosa hai visto ma posso spiegarti." Si gira. I capelli ai lati del viso, le coprono il seno. Mentre l'acqua la copre dalla vita in giù. Non posso non fissare l'animale che porta sul petto. Una partera sporca la sua pelle. E qualcosa di oscuro. Bello. Sexy. Dea il pantalone lo sento stretto. La gola secca. Il cuore a mille. Nychta:" Non c'è niente da spiegare. Tu sei un uomo, e hai i tuoi bisogni. Ma io sono la tua compagna, e vederla così vicina a te, mi accende l'istinto omicida." Mi fa segno di passarle i vestiti e di girarmi. Nychta:" Puoi girarti." E rivestita certo. Ma anche bagnata. I vestiti diventano una seconda pelle. Che non nasconde nulla. Nychta:" Quello che ti sto chiedendo e di resistere ai tuoi istinti. Dopo la guerra me ne andrò e tu farai ciò che vuoi." Prende a camminare verso l'interno del bosco. Io non riesco a muovermi. Quasi non respiro. Jeson:" Non volevo lei. Lo fatto solo perché volevo disperatamente te. La mia mente mi ha illuso che fossi tu. Io voglio te." È un sussurro spero che lei mi abbia sentito. Nychta:" Non potrò mai essere tua. Io non sono stata creata per amare. Ma per infondere odio. Non sono stata creata per creare una famiglia. Ma per distruggere. Non siamo fatti per stare insieme. Ma per volerci in silenzio." E sparisce, nella nebbia. Portando con sé il mio cuore e i miei sogni...
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