capitolo 2 sacrificio

2885 Words
Pov Jeson Sono di nuovo qui davanti a questa dannata finestra del mio ufficio. E penso ancora a lei. Dopo una mattinata di lavoro. È un pranzo in silenzio. Mi sono rinchiuso qui, insieme ai miei pensieri. Mille domande mi affliggono. Ma una in particolare mi tortura. Perché mi ha nascosto, di essere la mia compagna? Perché mi rifiuta? Perché non si lascia amare e proteggere? Osservo quel maledetto bosco. Nell'attesa che lei ritorni da me. Ma so che lei non tornerà. In lontananza, osservo nuvole oscure tempestare i terreno di fulmini. E sicuramente lei che si sfoga, che ci protegge. Nonno:" Pensi a lei, vero?" Mi giro e lo trovo alle mie spalle. Non posso mentire. È inutile. È così evidente che quella donna mi ha fottuto il cervello. E il cuore. Nonno:" Cosa ti tormenta?" Jeson:" Tutto nonno. Tutto. Ho così tante domande nella testa. Che quasi vorrei odiarla. Mi chiedo perché non voglia rimanere." Nonno:" Semplice ha paura." Mi in cammino verso di lui. Jeson:" Ma io la proteggerei. Nessun cacciatore le farebbe del male." Nonno:" Penso che lei, non abbia paura dei cacciatori. Ma di sé stessa." Jeson:" Non ti seguo." Si siede sul divanetto, invitandomi a fare lo stesso. E lo faccio. Nonno:" Tu la protegeresti dai cacciatori. Ma chi protegerebbe il tuo branco da lei?" La confusione nella mia mente aumenta. Nonno:" Nychta è pura oscurità. Nonostante il suo cuore puro e buono, la sua natura è pericolosa e distruttiva. Basterebbe un niente a farla esplodere." Jeson:" Io l' aiuterei. Se me lo permettesse io le starei vicino. Soffrirei con lei, aiutandola a portare questo peso." Nonno:" Ma non è quello che vuole lei. Ti sei chiesto perché ha nascosto il suo profumo a te?" Jeson:" Si, mille volte da quando lo scoperto. Ma non trovo risposte. Forse è solo egoista e prepotente." Queste cose non le penso davvero. Ma ho troppa rabbia, è troppo dolore per essere lucido. Nonno:" Egoista? O nipote mio. E proprio il contrario." Dio ma non potrebbe essere chiaro e deciso? Perché deve farmi affogare nei miei dubbi? Più di quanto io già faccia. Lanciami una scialuppa nonno. Salvami. Nonno:" Tu sai quanto io abbia sofferto per tua nonna. Quando perdi la tua compagna ti senti morire. Lei ha voluto salvarti da tutto questo. Sapeva che non sarebbe potuta rimanere. Quindi ha deciso di essere solo di passaggio nella tua vita. Soffrendo solo lei per la tua mancanza. Mentre tu avresti trovato un'altra donna. Non sapendo di lei." Come fa una donna, con emozioni così pure, a essere l'oscurità? Perché non ci ho pensato prima? Perché sono stato accecato dalla mio orgoglio? Perché adesso che lo so non si lascia amare? Jeson:" Perché adesso che lo so, non rimane con me?" Sembro un bambino che chiede alla mamma perché non può avere il dolce. Sembro capriccioso. Ma lei è più di un dolce. Lei è la mia vita ormai. Nonno:" Perché...." Ma viene interrotto da uno dei miei uomini. Che prepotente inrompe nello studio. Gli staccherei la testa se non vedessi nei suoi occhi la paura, la preoccupazione. Jeson:" Che succede Erich?" Erich:" Cacciatori, ad est del villaggio." Mi alzo subito, correndo verso l'uscita. Affiancato da Ben, che ha già ricevuto la notizia. Ben:" Bastardi. Cosa vorranno?" Jeson:" Non lo so. Ma ho qualche dubbio." E anche lui li ha. Nychta e Lefko. Ci trasformiamo e corriamo verso la battaglia in atto. Ci mettiamo pochi minuti ad arrivare, e ad iniziare a combattere. Ma qualcosa non mi torna. Sembra troppo facile. I cacciatori appena si difendono. Qua la cosa mi puzza. Continuiamo a combattere. Più ne buttiamo giù e più ne arrivano. Ma non si impegnano ne meno di sforzarsi. - Alfa, Alfa- Un mio uomo mi chiama attraverso il collegamento. Guardo Ben in segno di coprirmi le spalle, che annuisce prontamente. - Dimmi cosa succede?- -Dei cacciatori hanno attaccato l'orfanotrofio a ovest.- Cazzo. Ecco perché la cosa mi puzzava, era solo una trappola per attaccare, indisturbati, l'orfanotrofio. Che adesso è senza protezione. - Cercate di resistere, noi arriviamo.- Prima di partire il mio uomo mi ferma. - C'è un altra cosa alfa.- -Parla in fretta, non c'è tempo da perdere.- -Una donna sta combattendo contro i cacciatori da sola.- Una donna? - Mi ha detto lei di contattarla e di dirle di venire.- Inizio a correre. Affiancato da Ben che ha sentito tutto. -Cosa ti ha detto di preciso?- Lo sento un po' preoccupato e un po' imbarazzato. -Ha detto. Digli a quell'alfa dei miei stivali, di muovere il culo.- È Nychta non ho nessun dubbio a riguardo. Faccio segno a Ben di seguirmi, e agli altri di venire ad ovest. Noi prendiamo una scorciatoia, che però solo l'Alfa , la Luna è i Beta possono attraversare. Prenderemo un po' di tempo, nell'attesa che arrivino gli altri. Ben:" Quella donna è assurda." Jeson:" Altro ché." E con questo piccolo dialogo arriviamo all'orfanotrofio. E lo spettacolo è stupefacente, ed eccitante. Nychta è davanti alla porta dell'orfanotrofio. Dove penso abbia fatto entrare i bambini. E sta combattendo contro circa 30 cacciatori, armati. È in forma umana, e volteggia tra un colpo e l'altro. Io e Ben dopo uno sguardo di intesa l'affiancchiamo. Nychta:" Era ora che arrivavate. Volevate far fare tutto il lavoro a me?" Ben:" E lasciarti tutto il piacere? Già mai" Nychta:" Forza lupetti, non perdiamo tempo." Ci lanciamo sulla folla, colpendo più cacciatori possibili. Ben e Nychta, combattono fianco a fianco. Dov'è finito l'astio? Dov'è finito l'odio fra i due? Se non sapessi che entrambi hanno un compagno, sarei quasi geloso. Nel vederli così affiatati. Nychta tira fuori un coltello dallo stivale, e colpisce più cacciatori che può. Con Ben è così in sintonia, che a un certo punto. Lo vista salire sulla sua schiena. Usandolo come trampolino per colpire due cacciatori. E io invidio Ben. Perché può toccarla, e lasciarsi toccare. Adesso so cosa ha provato lui, quando Lefko era tra le mie braccia. È vero siamo fratelli, e ci fidiamo uno dell'altro. Ma siamo animali possessivi e istintivi. Una folata di vento accarezza il mio pelo. E vedo alla mia destra un cacciatore volare via. Stava per colpirmi. Nychta:" Concentrati. Non ti voglio sulla coscienza." Beccato in fallo. Annuisco e torno a combattere. Sono l'Alfa. Devo proteggere il mio popolo. A lei, dovrò pensare dopo. I miei uomini a est, mi avvisano che stanno ancora combattendo. Siamo soli, e stremati. Quanto ne abbiamo ucciso? Quanti ne rimangono? Tanti, troppi. Il mio pelo e sporco di sangue, quasi copre il mio colore. E ansimo un po' provato. Ben è messo come me. Mentre Nychta continua a combattere senza sosta. Il sudore le tocca la fronte. Ma sembra instancabile, e insaziabile. E concentrata, non può perdere il controllo. Sarebbe la fine. Mentre altro sangue copre il mio pelo, un urlo attira i miei sensi. Xx:" NO NO AIUTOOOOO." Un bambino grida disperato, nelle mani di un cacciatore. Che cerca di portarlo via. Il mio sguardo incrocia quello di Nychta. Un'intesa, un discorso senza parole. Corro verso il piccolo. Sotto le mie zampe si crea una specie di scale, di aria. È Nychta. Mi fa arrivare dal bambino, correndo sopra a quel piccolo esercito che intanto è cresciuto. Appena arrivo a destinazione. Salto sull'assalitore, uccidendolo e salvando il bambino. Lo nascondo sotto di me. Sono circondato. Sono fottuto. Nychta:" STATE GIÙ." Mi giro verso Ben che si è accovacciato a terra. Nascondo il bambino sotto di me, facendo lo stesso. Una raffica di vento colpisce di striscio il mio pelo. Così forte che se fossi rimasto eretto mi avrebbe spazzato via. È Nychta. Sento le urla dei cacciatori che vengono spazzati via. Nessuno si salverà dalla sua furia. Attendo finché non cessa la tempesta, di terra e aria. Assicurando il bambino che trema e piange sotto di me. Jeson:" Andrà tutto bene, ci sono io qui." Non oso alzare gli occhi su di lei. Ma non so come, so che è potente e ci salverà. Ancora. E io Nychta? Quando ti salverò dalla tua natura? Il vento cessa. Le urla cessano. Il suo potere sfuma lento. Alzo gli occhi, intorno a noi, nessun nemico è sopravissuto. Ben:" Cazzo che vento." Nychta:" Hai ancora intenzione di farmi incazzare?" Ben:" No, no. Non voglio diventare un uccellino, e volare via." Torno umano, prendendo il bambino in braccio e torno dai miei amici, ormai vicini tra loro. Che adesso ridano e scherzano come vecchi compagni di guerra. Lei mi guarda, le sue guance arrossiscono. A si. Sono nudo. Ma nel suo sguardo non c'é ne timidezza, ne vergogna. Ma solo desiderio. Troppo desiderio. Quello che potrebbe consumarci per una intera notte. Quello che provo anche io. Poi distoglie lo sguardo, i suoi sensi si accendono e sentono qualcosa che a me è ancora ignoto. Succede tutto troppo velocemente. Una freccia mi passa affianco, è indirizzata a Ben. Nychta:" NO." Si lancia su Ben. La freccia va a segno. Ma non su Ben. Nychta, urla di dolore. E si accascia a terra. Tra le braccia di Ben. Vedo il suo sangue, uscire dal suo fianco. E il luccichio della freccia nella sua carne. Ora vedo solo rabbia e dolore. La mia rabbia e il suo dolore. Abbandono il bambino. Che corre dalla madre. Seguo con lo sguardo la traiettoria del colpo. Eccolo lì l'infame. Mentre corro il mio corpo muta. Quando arrivo sopra di lui. Sono ormai un lupo, che scava con gli artigli nella sua carne. Uccidendolo. Anche se è morto. Continuo a colpire senza ritegno. Senza pace. Ben:" Jeson. Sbrigati. Dobbiamo portarla a casa." Mi sveglio dal mio stato animalesco. È corro verso la mia compagna. Torno da lei. Noto il suo viso sofferente. La mani premere sulla ferita. In cerca di sollievo. I suoi occhi stringersi per il dolore. E tra i suoi capelli, una nuova ciocca rossa. Vorrei fermarmi ad ammirarla, a chiedermi perché. Ma lei sta morendo, ed io non voglio perderla. So che presto mi dirà addio e la perderò. Ma non così. Non per mano di un arma. Senza ne meno avergli potuto dire che io la ringrazio. Perché avrebbe sacrificato il suo cuore per il mio popolo e per la mia anima. Perché se lei fosse diventata mia, per poi andarsene. La mia anima l'avrebbe seguita, fino in capo al mondo. Le sue urla mi riportano alla realtà. Una realtà dove lei deve sopravvivere ad ogni costo. La porta in braccio Ben. Io non la posso toccare. E questo mi sta uccidendo. Lentamente. Pov Lefko. Sono qui in giardino. Che spero nel suo ritorno. Anche se spero che torni più tardi possibile. Lo so, sono una sorella orribile che spera che la sorella non torni presto. Ma so che quando lei tornerà. Io dovrò abbandonare Ben, e questa pace. Per scappare ancora. Sono una ingrata. Sono una sciocca. Sono egoista. Sono innamorata del unico uomo che amerò in vita mia. Ma che adesso devo abbandonare. Per sempre. Solo la dea Luna sa cosa ho provato, quando ho incontrato i suoi occhi. Il desiderio verso il suo lupo. La devozione verso il suo profumo. La sofferenza nel rifiutarlo. L'amore verso il suo cuore. E adesso, dopo anni di sofferenza. E adesso che finalmente mi sento viva. Dovrò scappare via per proteggerlo. E adesso sono qui, che aspetto il ritorno di Nychta, E adesso sono qui, che aspetto il momento di dire addio a Ben. Lei ritorna. Lo so che non volevo il suo ritorno. Ma non volevo ne meno che tornasse così. Tra le braccia di Ben. Tra le paure di Jeson. Tra le urla di dolore. Tra il sangue che scorre dal suo fianco. Io non volevo che tornasse ferita. Forse questo è il prezzo da pagare per il mio egoismo. Mi rimangio tutto. Volevo che tornasse presto, sana e salva. Mentre la mia anima si tortura di colpe, corre verso di lei. La mia notte. Lefko:" Che è successo? Perché mia sorella è ferita?" Jeson:" C'è stato un agguato e lei è rimasta ferita..." Ben:" Per salvare me." C'è sofferenza nelle loro anime. C'è senso di colpa nel loro cuore. Ma aspetta... Per salvare Ben? Ma adesso non è il momento. Non rimaniamo fermi a chiacchierare, li seguo dentro casa. Nychta continua a contorcersi dal dolore. Nychta:" Toglietemi questa maledetta freccia, di rame, dal fianco." E adesso? Chi avrà il coraggio di salvarla? Dandogli una scarica di dolore. Jeson trema di rabbia. Non può toccarla ne meno per salvarla. Se lo facesse lei lo odierebe. Io, sono troppo codarda per farlo. Abituata a essere io quella da salvare. Ben respira affondo. Si avvicina a mia sorella che soffre sul divano. Afferra la freccia. Soffrendo anche se non lo da a vedere. La freccia è fatta anche di argento, e sta ustionando la sua mano. Ma non gli interessa. E con forza la estirpa via dalla sua carne. Chiudo gli occhi, sentendo solo le urla di mia sorella. Il dolore la farà scoppiare. La risucchiera nell'oscurità. Lefko:" Non può controllarsi piu. Sta per esplodere. Ha bisogno di una stanza dove sfogarsi. Una stanza di argento e rame." Nychta ancora urla, lottando contro l'oscurità che ha già riempito i suoi occhi di nero. Jeson:" Non abbiamo niente del genere." Nonno:" Invece si, seguitemi. " Senza fare domande, seguiamo il nonno di Jeson nei sotterranei. Mi sorella ancora si contorce tra le braccia del mio Ben. Ma credetemi, non c'è nessuna gelosia dentro di me. Solo paura di perdere la mia amata gemella. Arriviamo davanti a una cella, sto per aprirla, quando Jeson ferma la mia mano. Jeson:" È di rame." Che stupida che sono. Attendo che apra la cella. Senza toccarlo. Usando la maglia come guanto. Ben deposita Nychta su un lettino, mentre nella stanza l'aria inizia a muoversi. È al limite. Lefko:" Chiudete quella porta, e non apritela per nessuna ragione al mondo." Ben:" Ma tu..." Lefko:" Io starò bene. Sono più forte di quello che sembro." Mi illumino di luce. Lefko:" Io sono vita." Mi giro verso mia sorella che circondata dal buoio. Jeson:" Io non voglio andare via." Quanto la ama. Lefko:" Puoi rimanere. Ma dovrai restare fuori dalla cella." Mi giro verso di lui. Lefko:" È chiaro?" Lui annuisce, ingoiando a vuoto. E io torno a guardare mia sorella. Osservo la sua ferita, e la riempio di luce. Di amore. Di purezza. Salvezza. E vita. Nychta:" Scappa Lefko." È un sussurro. Una voce che non appartiene del tutto a lei. Lefko:" Non esiste. Ti proteggerò sorella. Come hai fatto tu con me." Creo un campo di forza nella cella. Per rinchiudere la tempesta che si sta creando. I miei occhi diventano bianchi. Incontrano i suoi, completamente neri. I miei capelli nuotano nell'aria. Mentre lei prende quota davanti a me. Anche lei succobe dell'aria intorno a noi. Mi concentro sulla sua ferita. Come se, ago e filo fossero di fuoco, si chiude illuminandosi. Ma non è ancora finita. C'è ancora quello sguarcio tra la sua anima e l'oscurità da rinchiudere. Fulmini e saette ancora una volta ci circondano. La mia luce combatte contro la sua oscurità. Lei innalza un canto di battaglia. Io innalzò un canto di amore e pace. I due canti si fondano tra loro. Creando qualcosa di acuto e basso. Sento il suo dollore, sento la sua battaglia. Dal suo corpo la sua anima lupo si innalza. Diventanto quasi terrena. Rimanendo spirito, ma quasi reale. Faccio innalzare anche il mio lupo bianco. E rimaniamo li, come se fossimo solo spettatori. Il lupo nero attacca il bianco, che al contrario lo accoglie nel suo pelo bianco. Non siamo mai arrivati a tanto. E rimango sorpresa dalla nostra stessa natura. Fuori dalla cella, Jeson e in ginocchio. Con gli occhi che pregano per la sua amata. Decido di rischiare, usando il mio amore, il suo amore e la devozione che Ben prova, per avergli saltato la vita. Mi carico di luce e amore. Nychta:" Pensa anche a Ben. Pensa a quello che provi per lui." È riuscita per pochi secondi a tornare in se, ma lo sforzo la fa svenire e crollare a terra. Faccio come mi ha detto. Penso a Ben, a quanto il mio amore sia grande. A quanto il suo amore sia grande. A quanto sia grande l'amore. Il mio lupo cresce e riesce ad atterrare il lupo nero. Quest'ultimo diventa polvere che ricade su Nychta, posandosi sui suoi occhi ormai chiusi. La tempesta diminuire, va a sfumare. Io resisti ancora un po', mentre il mio lupo rientra nel mio ventre. Qualche altro fulmine, poi più niente. Il silenzio piomba, insieme a una certezza. Ce lo fatta. Per la prima volta in vent'anni lo salvata. Per la prima volta in vent'anni ho salvato Nychta da sé stessa. Come lei ha sempre fatto con me. Stanca e debbole. Mi avvicino a lei, accarezzandole il viso, notando una nuova ciocca rossa tra suoi capelli. Sicuramente per aver salvato Ben. Lefko:" Ti salverò Nychta. Io ci sarò sempre per te. Ora capisco molte cose. Hai sacrificato per anni la tua vita per me. Ora tocca a me sacrificare il mio cuore per te. Lo farò sorella, saro all'altezza della tua purezza." Perché nonostante lei sia oscurità, la sua anima a volte è più pura della mia.
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