Ho chiuso con Jack

1423 Words
Capitolo 4 P.O.V. di Gabi Aspetto che se ne vadano, ma ancora nulla. Rimango immobile dietro la terza fila di armadietti, aspettando che se ne vadano. “Aspetta, quindi stai solo cercando di andare a letto con Gabi? Non vuoi sistemarti prima o poi? Potrebbe essere la tua seconda occasione” la sento dire, e non sembra cattiva, non sa davvero che lui voleva usarmi. Sembra solo che mi stia difendendo. Mi chiedo chi sia. “Non mi hai sentito quando ho detto che non mi sarei accontentato di un umile Omega? Ho bisogno di una guerriera o di una ragazza di livello superiore con cui creare una famiglia di cuccioli forti, non di un Omega senza valore. Certo, è sexy, un po' troppo magra, ma ha comunque un culo e delle tette spettacolari. Voglio solo andare a letto con lei un paio di volte, tanto per. Non la amo e non mi interessa stare con lei. Voglio solo andare a letto con lei, vedere com’è, per così dire, e poi andare avanti. È solo un Omega e non è importante per me, né per nessuno” dice Jack. Desidero solo picchiarlo e togliergli la cosa a cui tiene di più. Ringrazio la Dea che mi ha permesso di scoprirlo. So che ora ha ascoltato le mie preghiere e mi ha impedito di andare a letto con quel disgustoso pezzo di merda. Continuano a parlare mentre escono dalla struttura. Vado a sbirciare fuori dalla finestra per vedere chi è la ragazza che parla con Jack e vedo Story Coleman. Tornano alla Casa del Branco. Lui la abbraccia e sembrano molto in confidenza. Mi chiedo da quanto tempo stiano insieme. Sembra che siano passati alcuni mesi da quando lui ha iniziato ad allenarsi più duramente. A novembre, credo. Ricordo anche che a dicembre è andato a Redding per andare in discoteca con i suoi amici e che è tornato il giorno dopo. Mi fa star male il fatto che stavo per innamorarmi di lui. Pensavo di essere più intelligente. Mi sento totalmente stupida in questo momento. Prego che la Dea non l'abbia messa incinta ma, di solito, nei rapporti di coppia la donna può rimanere incinta se non usa protezioni e, da come parlava lui, si è fatto prendere la mano e non le ha usate se sperava che non nascesse un bambino. Mi dispiace ancora di più per lei, perché non ha avuto alcun tipo di avvertimento sul fatto che il suo compagno fosse un pezzo di merda. Mi sento malissimo per lei. Sono entrati nella Casa del Branco, mi lavo la faccia. Piango perché mi sento tradita. In questo momento, provo più rabbia che altro, perché sono felice per non essere andata a letto con Jack. Porto il carrello in lavanderia e metto i vestiti nell'asciugatrice. Ho ancora un'ora prima che i vestiti siano asciutti, quindi vado a vedere se mia madre ha bisogno di aiuto in cucina. Mamma mi ha chiesto di affettare circa trentacinque banane per il budino, mentre lei prepara il budino e mette i wafer sul fondo della teglia. Mia mamma ha preparato cinque vassoi per il dessert e una vaschetta per il budino. Aveva preparato la vaschetta per farmela portare a casa, perché sapeva che questo era uno dei dolci preferiti da me e da papà. La guardo preparare la nostra vaschetta e metterla in frigo prima di preparare le altre cinque vaschette. E poi le mette in frigo. Torno in lavanderia, tiro fuori le lenzuola ormai asciutte e inizio a piegarle. Lavo le lenzuola e le porto sia al piano Alfa e Beta che per le coppie e i bambini. Piego tutto in base alle dimensioni delle lenzuola e lo ripongo nel carrello. Metto la biancheria da letto nell'armadio per il prossimo sabato. Tutti macchinari sono vuoti e pronti per il lunedì dopo la scuola. Vado in cucina e vedo mamma pronta a tornare a casa nostra. Papà è seduto al bancone e mamma gli dà qualche pezzo di formaggio e di carne che aveva messo su un piattino per lui, per farlo arrivare fino alla cena. Fa molti lavori fisici e papà è in ottima forma. Penso che sarebbe un ottimo guerriero, ma si accontenta di riparare ciò che è rotto e di curare il giardino e il paesaggio. Papà mi tende il braccio, io vado nel suo fianco e lui mi abbraccia. “Cosa c'è, Gabi?” mi chiede mio padre. “Non voglio parlarne qui, papà. Possiamo parlarne a casa?” gli dico. “Stai bene Gabi?” mi chiede mia madre. “Sto bene, mamma” le dico, lei si avvicina, mi ha abbraccia e mi dà un bacio sulla guancia. Voglio tanto bene ai miei genitori. Sento che la porta si apre e vedo Jack entrare in cucina. “Eccoti, ti stavo cercando, Gabi” mi dice Jack e mi fa un sorriso affascinante. “Sì, stiamo andando a casa. Sono molto stanca questa settimana e non vedo l'ora di tornare a casa con i miei genitori. Grazie per essere venuto a trovarmi, ci vediamo lunedì” dico a Jack mentre prendo quello che mamma aveva messo sul bancone e che avremmo portato a casa. Gli Omega che non hanno cucinato si occupano di lavare i piatti una volta finito di mangiare. Ho mal di testa e non voglio rompere con lui davanti ai miei genitori. Non voglio farlo nemmeno a scuola, ma cosa potrei fare? Rovinare la mia reputazione? Sono pronta ad andarmene da questo Branco. Stasera parlerò con i miei genitori, così potremo pianificare il tutto e poi partire, ma al momento non siamo pronti a fare nulla, perché non siamo pronti. Mi piace che i miei genitori siano disposti a cambiare totalmente la loro vita per prendersi cura di me. Tengono molto a me, si sono offerti di lasciare il Branco due anni fa dopo che ho iniziato a tornare a casa ogni giorno con dei segni addosso, ma non potevo farli andare via di punto in bianco. Questo è l'unico Branco che hanno conosciuto e non hanno più di mille euro in banca, ne sono certa. Mia mamma viene pagata facendo il catering la domenica quando c'è un evento e noi la aiutiamo come camerieri. Questo è il mio vestito più bello, perché sia io che papà abbiamo dovuto prendere i pantaloni neri e la camicia bianca per lavorare. Se l'evento è abbastanza grande, anche lei deve aiutare a servire, dopo aver cucinato. Siamo una squadra e io dipendo da loro. Possiamo gestire qualsiasi cosa, purché lavoriamo insieme. “Oh, speravo che stasera avresti mangiato con me qui nella Casa del Branco. Pensavo che stasera avremmo guardato un film insieme e poi ti avrei accompagnato a casa. Non hai mai tempo per me, Gabi. Mi fai sentire in colpa”. Jack inizia a ingigantire tutto e vedo mio padre che vuole dirmi che posso mangiare con lui, ma io scuoto la testa e mio padre non dice nulla. “Anch'io sono stanco, Gabi. Ecco, lascia che te lo porti io. Ci vediamo dopo, Jack. Buona serata, magari la prossima volta, va bene?”. Disse papà passando davanti a Jack, che sembra arrabbiato per il fatto che lo stia evitando di nuovo. Papà lo ha bloccato perché sa che la domenica è dedicata alla mia famiglia. Puliamo l’intera casetta perché, con me che vado a scuola e poi lavoro per il Branco mentre cerco di fare i compiti, e mamma e papà che lavorano tutti i giorni, a volte non riusciamo a sistemare la casa. Lavoriamo tutti insieme per sistemare la casa, poi lavoriamo un po' in giardino. Poi, vado al lago e mi rilasso per avere un po' di pace per la settimana successiva. Sa bene che non deve venire la domenica. Mi occuperò di lui lunedì, in pubblico. Non mi interessa cosa ha in mente, abbiamo chiuso. Non mi metterò mai più con lui né lo bacerò. Lo lascerò, qualunque cosa accada. Se incontrerò il mio compagno, dovrà venire con noi quando ce ne andremo, oppure potremo chiedere asilo in un altro Branco se il mio compagno conosce qualcuno che può accoglierci. Ma non resterò in questo Branco, sono stufa di lasciare che le persone mi maltrattino. Oggi mi sento forte e inizierò a reagire più duramente di quanto abbia fatto finora. Ho assolutamente chiuso con loro, che pensano che io e il resto degli Omega non abbiamo valore. Io ho valore e giuro che un giorno lo sapranno TUTTI. Ricorda le mie parole.
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