La ragione più valida al mondo. Bianca Viganò sentì suonare il campanello e capì subito chi fosse l’ospite al piano inferiore. Era rimasta in sospeso una roba da quel bacio rubato nell’auto in doppia fila sotto i platani di Piazza Prealpi. Spinse il pulsante e percepì il rumore della serratura, il portone che si apriva, i passi affrontare le scale. Dalla finestra sul Naviglio Grande entrava un fascio di luce appena soffocato dalle tende verdeacqua. Un iPhone sintonizzato sulla frequenza di un altoparlante wireless diffondeva la voce di Tedua. Ho le tue chiavi come i proprietari Citofono rotto, l’ascensore anche sto alle popolari3 Passò velocemente il rossetto sulle labbra e si guardò allo specchio per assicurarsi che tutto fosse come lo aveva immaginato. Non voleva fargli capire di

