Tradita

1549 Words
Punto di vista di Jax. “Alice mostrami dove Luna può riposare. Collegati mentalmente anche col tuo medico di branco e fallo venire qui immediatamente”. Dò istruzioni, cullando Luna Nova vicino al mio petto. Mi alzo in piedi. “Ho già contattato il dottor Trevor, alfa, sarà qui a breve. Seguimi, per favore, ti mostrerò la sua stanza”. Abbasso lo sguardo sul volto rigato dalle lacrime di Nova e la cullo più vicino a me. Comprendendo il dolore che sta provando, non posso fare a meno di ammirare la sua forza e la sua dedizione al suo prescelto e al suo branco. Ho potuto notare gli sguardi di ammirazione nei suoi confronti da parte degli altri alfa durante la riunione. Tutti abbiamo visto il suo leggero movimento per incoraggiare il suo prescelto a parlare con la sua compagna di destino. Avremmo capito se avesse chiesto di rimandare l'incontro, ma il fatto che abbia proceduto nel modo in cui ha fatto, non solo ci ha mostrato la sua forza, ma anche la sua comprensione. Le persone sono state silenziose e rispettose per tutta la durata della riunione, parlando solo se interpellate, cosa che normalmente è difficile da ottenere in una stanza piena di alfa dalla testa calda, ma questa donna aggraziata ha mantenuto la sua dignità e ha portato avanti il lavoro. Una vera Luna. Seguii Alice mentre salivamo le scale e percorrevamo un corridoio. Nova cominciò a gemere tra le mie braccia e io istintivamente le strinsi, mentre lacrime fresche le scendevano sul viso e il suo corpo si contorceva per il dolore. “È proprio qui sotto, alfa, ho chiesto degli asciugamani caldi”. Si allontanò quando sentimmo entrambi i forti gemiti e grugniti provenienti da dietro la porta. I suoi occhi si allargarono per lo shock, prima di essere consumati dalla rabbia. “COME HANNO POTUTO?” Gridò. “Incredibile”, mormorai, ”Alice, puoi indicarmi la direzione della mia stanza e lì stenderò Nova per il momento. Più tardi potremo preparare un'altra stanza per me”. Alice lanciò un altro sguardo alla porta prima di tornare indietro lungo il corridoio, salire un'altra rampa di scale e aprire una porta sulla sinistra. Entrando, fui subito colpito da quanto fosse accogliente. I tessuti d'arredamento abbellivano la stanza, dei fiori freschi in un vaso su un tavolo insieme a qualche rinfresco. Dopo aver fatto sdraiare Nova sul letto, Alice si sedette accanto a lei e iniziò ad accarezzarle i capelli con un'espressione preoccupata sul volto. Pochi minuti dopo bussarono alla porta. “Entrate”, dissi, non volendo lasciare il mio posto accanto al letto. Il dottor Trevor si avvicinò subito al lato del letto e iniziò i suoi controlli. Sentivo Zeus camminare avanti e indietro nella mia testa: “Stai bene, Zeus?”, chiesi. “Mi sento inquieto Jax, persino protettivo. Quella dannata alfa ha perso il mio rispetto, non è così che si comportano gli alfa”, mi rispose ringhiando. “Lo so amico, è vergognoso. Vediamo cosa dice il dottore”. Dico riportando la mia attenzione sul letto. “Luna soffre di tradimento da parte del compagno, come probabilmente avete già ipotizzato”, esordì il dottore. ”Come sappiamo, Alfa Axton e Luna Nova sono in una relazione di accoppiamento prescelto, ma il tradimento funziona come in ogni relazione quando c'è infedeltà dopo essere stati marchiati. L'intimità con un altro al di fuori della relazione di coppia provoca un dolore estremo all'altra persona. Se continua con questa intensità, perderemmo la nostra Luna nel giro di un paio di mesi. Posso solo sperare che l'alfa sia stato preso dal momento dell'incontro con la sua predestinata e non abbia considerato il dolore che ha provocato a Luna. Ha bisogno di riposare e di rimanere idratata. È molto importante che si prenda cura del suo corpo al meglio delle sue possibilità. La sua lupa è incredibilmente forte; infatti, non credo di aver mai incontrato una lupa forte come la sua. Insieme si daranno forza a vicenda. Non posso fare molto, ma se la situazione dovesse continuare, fatemelo sapere e tornerò”. Dicendo così, lasciò la stanza. “Cazzo”, Alice si limitò a dire con le lacrime che le riempivano gli occhi, ma che si rifiutavano di cadere. “Andrò in cucina a chiedere che ci venga portato del cibo. Stai bene qui Alice?”, chiesi. “Posso farlo io, alfa, è mio dovere. Cosa posso...”. “No Alice, tu resta con Luna. Ha bisogno di sostegno. Il minimo che possa fare è procurarci del cibo”. Esco rapidamente dalla stanza e seguo il mio naso verso la cucina. “Dover organizzare te stesso e badare a Luna, non è il massimo per un visitatore” mormorò Zeus nella mia testa. Scossi semplicemente la testa e proseguii. Aprendo le porte della cucina, il mio stomaco brontolò forte. Una signora anziana che emanava calore era in piedi accanto al forno e stava mescolando una padella, abbassò la testa e mi sorrise in segno di saluto. “Posso chiedere che mi venga portato del cibo in camera per me, per Luna quando si sveglia e per Alice. Ceneremo alle 19:00 nella sala da pranzo. Luna stava venendo a parlare con Lei, ma è successo qualcosa e ha bisogno di riposare. Se può fare quello che ritiene più opportuno, sono certo che tutti saranno comprensivi”. “Certo alfa, mi assicurerò che venga portato a breve. Includerò le pillole di Luna. Alice saprà cosa farne”. Rispose. Con un sorriso di apprezzamento, me ne andai e tornai al piano di sopra. Mi chiesi brevemente quali pillole avesse preso Nova, prima di decidere che non spettava a me chiedere queste cose. Bussando piano prima di rientrare nella stanza, vedo subito che Alice ha preso un panno umido e sta pulendo la fronte di Nova, mentre le sussurra che starà bene. A parte qualche mugolio, sembra soffrire molto meno. “Ho una mezza idea di andare lì e dirgliene quattro per quello che ha fatto passare a Nova oggi. Quello che hanno fatto entrambi. Non so nemmeno il suo nome, nessuno di noi lo sa, eppure sono lassù a infliggere il dolore più orrendo alla persona più genuinamente adorabile che abbia mai avuto il piacere di incontrare” mi dice Alice. “Io so...”, comincio io prima che Alice continui. “E nel LORO letto. Voglio dire, come hanno osato? Come può essere così insensibile da portarsi a letto un'altra donna, che sia o meno destinata, nella camera da letto che hanno condiviso negli ultimi tre anni. È come se si fosse dimenticato di lei. Se non fosse il mio alfa...”, si interruppe come se si fosse resa conto di aver inveito contro un altro alfa. “Ti chiedo scusa, alfa, avrei dovuto tenere i miei pensieri per me, sono solo arrabbiata per la mia amica Luna”. Sorrido, facendole capire che va bene così. “Capisco Alice, credimi se ti dico che so che dolore sta soffrendo la tua Luna. È un dolore che non auguro a nessuno. Ti sarà grata per la tua presenza. Temo che alfa Axton dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni successivamente, se solo avesse pensato prima a quali potevano essere”. Quando finii di parlare, Nova gridò ancora una volta di dolore, con il corpo che tremava e le mani che si stringevano il ventre. Senza pensarci, mi sedetti sul letto e la sollevai in grembo, cullandola nel mio petto. Vidi gli occhi di Alice allargarsi leggermente prima di capire che Luna si stava calmando tra le mie braccia. “Tienila al sicuro”, mi sussurrò Zeus, prima di ritirarsi in fondo alla mia mente. Accarezzandole lentamente la schiena, mi sedetti finché non cominciò a contorcersi dal dolore. “Alfa, il collo”, gridò Alice. "C'è qualcosa che non va, sta bruciando!". Guardai e subito ringhiai, spostando gli occhi tra quelli di Zeus e i miei, mi concentrai su Nova e su quello che stava accadendo. “L'ha marchiata, cazzo, quel bastardo l'ha marchiata!”, ringhiai. “Non accetta le leggi. Non solo ha fatto soffrire la sua Luna, ma ora rischia di farla morire!”. La porta si aprì di scatto e un uomo alto e ben piazzato entrò di corsa nella stanza. L'aura che si sprigiona a causa della sua furia fa sì che Alice abbassi il collo in segno di sottomissione. “Tu devi essere il beta”, sbotto. “Dove sei stato?” “Nova? Nova? Cosa c'è che non va?”, gridò. “Cosa sta succedendo Alice?”. Cercando di staccare Nova da me, strinsi la presa sapendo che non aveva risposto alla mia domanda. “È l'alfa... Ha incontrato il suo destino. Ha... Ha completato il processo di accoppiamento”. Alice dice, il volto del beta si abbassa. Il suo turbamento traspare chiaramente. “Come ha potuto fare questo a mia sorella?”, sussurrò. Cercò nuovamente di prenderla, ma questa volta aprii le braccia e la passai a lui. Rimase a coccolarla sul letto, sussurrandole che era lì per lei, mentre aspettavamo il ritorno del dottor Trevor.
Free reading for new users
Scan code to download app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Writer
  • chap_listContents
  • likeADD