Storia di Matilde Serao
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Matilde Serao

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Castigo
Aggiornato il Apr 19, 2023, 23:21
Il freddo e distaccato Cesare non ama sua moglie Anna. Non solo: la deride, non rispetta il profondo affetto che lei prova per lui. Il loro rapporto si trascina senza sussulti. Poi, Cesare, si innamora ricambiato di Laura, la giovane sorella della moglie. Ma Anna comprende ciò che sta succedendo. La sua sensibilità è duramente provata e si toglie la vita. Laura obbliga così Cesare a sposarlo ma il loro è un matrimonio votato all'infelicità e tormentato dal rimorso. Anche perché qualcosa di inquietante si insinua nella mente di Cesare. Anna, forse, non è morta... Capolavoro della scrittrice e giornalista Matilde Serao, da cui fu tratta una popolare fiction televisiva.
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Ella non rispose
Aggiornato il Apr 18, 2023, 00:57
Qualcosa, una voce, ha conquistato immediatamente il cuore di Paolo. Un sentimento totale e irrinunciabile. E Diana è un amore senza soluzione. L'uomo è destinato a pensare a lei notte e giorno, quasi annichilito dal desiderio di incontrarla e di poterla amare. Il ricordo, una invincibile nostalgia non fanno altro che ravvivare le sue speranze. Per questo affida tutti i suoi sogni e la sue confidenze a un fitto, appassionato epistolario, un vero e proprio romanzo d'amore che a poco a poco conquista e coinvolge i due protagonisti. Romanzo della scrittrice Matilde Serao, tra le poche grandi protagoniste del giornalismo italiano tra Ottocento e Novecento.
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Il ventre di Napoli
Aggiornato il Apr 20, 2023, 19:01
Al principio del ventesimo secolo, a seguito di una crisi di colera che devastò Napoli, la giornalista Matilde Serao volle raccontare al mondo il "ventre" della città, quei quartieri popolari abitati da schiere di poveri costretti all'antica e ingegnosa arte del tirare a campare. Città bella ma dimenticata dallo stato sabaudo, la Napoli di inizio '900 era preda di degrado urbano, crimine organizzato e malattie cui il popolo abbandonato faceva fronte attraverso uno sconfinato repertorio di credenze e superstizioni.
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Addio, amore!
Aggiornato il Apr 20, 2023, 19:01
La vita di due sorelle viene scossa dalle fondamenta quando la maggiore si invaghisce del marito, seducendolo...
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Vita e avventure di Riccardo Joanna
Aggiornato il Apr 20, 2023, 03:01
Paolo Joanna andava e veniva per la stanza, vestendosi, straccamente, ancora tutto pieno di sonno. Sul suo letto disfatto stavano una quantità di giornali aperti e spiegazzati, cascavano dalla sponda, giacevano sul tappetino miserabile; erano quelli della sera innanzi, su cui si era addormentato, su cui si era arrotolato, dormendo: quelli della mattina, ancora chiusi dalle fascette multicolori, erano deposti sul vecchio tavolino da notte, accanto a una tazza da caffè — e attratte dal fondiccio melmoso del caffè, dove lo zucchero si liquefaceva, le mosche vi ronzavano attorno — e un sottile odore d’inchiostro di stamperia restava nell’aria. Paolo Joanna si vestiva pianamente, per non destare il suo figliuolo.
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La moglie di un grand'uomo ed altre novelle
Aggiornato il Apr 14, 2023, 02:14
Vi era una volta una fanciulla — ohimè quante ve ne furono e quante ve ne sono! — una fanciulla che doveva pacificamente sposare un giovanotto. Costui era un bravo ragazzo, negoziante all’ingrosso di spirito e di zucchero; i suoi buoni amici dicevano che del primo non gliene rimaneva mai in deposito e del secondo troppo, volendo significare, con una ignobile freddura, che era buono e stupido. Viceversa, la fanciulla aveva un professore di lingua italiana che la dichiarava un ingegnaccio; ella leggeva romanzi e parti letterarie di giornali illetterati, assisteva a conferenze scientifiche, storiche e poetiche, spiegava sciarade, era immancabile alle prime rappresentazione, prendeva viva parte alle discussioni critiche ed inutili che ne scaturivano: insomma una fanciulla moderna, una fanciulla superiore. Qui si comprende che prima  di diventar tale, il suo matrimonio col negoziante di zucchero e spirito poteva sembrar logico, ma giunta che fu la superiorità diventava una proposizione assurda; poichè ogni fanciulla superiore che si rispetta, deve sposare un uomo illustre o morire zitella. I genitori che amavano molto la loro figliola, si persuasero di questa profonda verità e licenziarono il fidanzato; egli pianse per un’ora, si disperò per tre giorni, fu malinconico per una settimana e finì per isposare la figliuola di un negoziante di legname. La storia non aggiunge se ebbero lunga prole, ma all’onesto lettore è lecito supporlo.
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Fantasy
Aggiornato il Feb 7, 2022, 19:59
The most prominent imaginative writer of the latest generation in Italy is a woman. What little is known of the private life of Matilde Serao adds, as forcibly as what may be divined from the tenour and material of her books, to the impression that every student of literary history must have formed of the difficulties which hem in the intellectual development of an ambitious girl. Without unusual neglect, unusual misfortune, it seems impossible for a woman to arrive at that experience which is essential to the production of work which shall be able to compete with the work of the best men. It is known that the elements of hardship and enforced adventure have not been absent from the career of the distinguished Italian novelist. Madame Serao has learned in the fierce school of privation what she teaches to us with so much beauty and passion in her stories.
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Suor Giovanna della Croce
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Espulsa dal convento di clausura del suor Orsola Benincasa a causa di una legge statale, suor Giovanna, quasi sessantenne, è costretta a reintegrarsi “nel mondo” dopo circa quarant’anni di vita claustrale. Semplice e ingenua, sperimenta così povertà e umiliazioni, tra personaggi che vivono di espedienti, egoismi e furberie, nel ventre di una Napoli superbamente sordida, quanto pittoresca e indimenticabile. Romanzo dalle atmosfere quasi checoviane, ispirato a fatti realmente accaduti, "Suor Giovanna della Croce" è sicuramente una delle opere più commoventi e poetiche di Matilde Serao. MATILDE SERAO: Scrittrice, giornalista e imprenditrice, Matilde Serao nacque a Patrasso, in Grecia, nel 1856. È nota per essere stata la prima donna ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino (1891), ancora oggi il maggiore quotidiano di Napoli. Nel 1904 fondò Il Giorno, che diresse fino alla morte, avvenuta a Napoli nel 1927. Nel 1926 aveava ricevuto la candidatura a premio Nobel per la Letteratura, che fu poi assegnato a Grazia Deledda. Fu narratrice e romanziera estremamente prolifica, con oltre settanta opere al suo attivo. Tra queste ricordiamo: Il ventre di Napoli (1884), Il paese di cuccagna (1891), Suor Giovanna della Croce (1901), La virtù di Checchina (1906).
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La virtù delle donne
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Racconti di donne, protagoniste ed eroine All"uscita dei racconti, la critica del tempo si espresse in questo modo: "tre classici racconti, di quelli che vi prendono e commuovono alla prima lettura, e poi reggono, e anzi crescono a un secondo esame, quando ne indagate il movimento proprio dell"arte". Ciò che accomuna i tre racconti proposti è innanzitutto la dimensione "corale", ossia la presenza del "vissuto" proprio di quella gente del popolo o di estrazione piccolo-borghese, che l"autrice attinge dalla vita reale similmente ai naturalisti e ai veristi. Da essa, a emergere sono le storie individuali, delineate con effetti differenti: quella "quasi umoristica" di Checchina, quella "patetica" di Terno secco e infine la vicenda "tragica" di O Giovannino o la morte. Protagoniste sono le donne, eroine a modo loro, in contrapposizione agli uomini, meno virtuosi per gli istinti maschili con cui la Serao li caratterizza. I racconti affascinano, ancora oggi, per la psicologia che ne determina il destino, non esente dall"influsso del contesto sociale di cui quei personaggi sono parte. Storie di donne, virtuose o vinte lo diranno i lettori. L"autrice: Prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino, Matilde Serao ebbe nel giornalismo il faro ispiratore della sua produzione letteraria. E" proprio dal giornalismo che Matilde impara a tratteggiare le storie che saranno inserite nei suoi racconti e romanzi. Racconta storie "vere", parla di donne e di come esse siano inserite nella vita sociale del tempo. Il periodo è quello verista e Matilde non è indifferente alle sollecitazioni che arrivano dal naturalismo francese. Matilde fu scrittrice infaticabile, non rinunciò mai alla scrittura e proprio mentre stava scrivendo l"ultimo articolo, la colse un infarto, a Napoli, il 25 luglio 1927.
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Il ventre di Napoli
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Voi non lo conoscevate, onorevole Depretis, il ventre di Napoli. Avevate torto, perché voi siete il Governo e il Governo deve saper tutto. Non sono fatte pel Governo, certamente, le descrizioncelle colorite di cronisti con intenzioni letterarie, che parlano della via Caracciolo, del mare glauco, del cielo di cobalto, delle signore incantevoli e dei vapori violetti del tramonto: tutta questa rettorichetta a base di golfo e di colline fiorite, di cui noi abbiamo già fatto e oggi continuiamo a fare ammenda onorevole, inginocchiati umilmente innanzi alla patria che soffre; tutta questa minuta e facile letteratura frammentaria, serve per quella parte di pubblico che non vuole essere seccata per racconti di miserie. Ma il governo doveva sapere l"altra parte; il governo a cui arriva la statistica della mortalità e quella dei delitti; il governo a cui arrivano i rapporti dei prefetti, dei questori, degli ispettori di polizia, dei delegati; il governo a cui arrivano i rapporti dei direttori delle carceri; il governo che sa tutto: quanta carne si consuma in un giorno e quanto vino si beve in un anno, in un paese; quante femmine disgraziate, diciamo così, vi esistano, e quanti ammoniti siano i loro amanti di cuore, quanti mendichi non possano entrare nelle opere pie e quanti vagabondi dormano in istrada, la notte; quanti nullatenenti e quanti commercianti vi sieno; quanto renda il dazio consumo, quanto la fondiaria, per quanto s"impegni al Monte di Pietà e quanto renda il lotto. Quest"altra parte, questo ventre di Napoli, se non lo conosce il Governo, chi lo deve conoscere? E se non servono a dirvi tutto, a che sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, a che questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto? E, se voi non siete la intelligenza suprema del paese che tutto conosce e a tutto provvede, perché siete ministro?" Tratto dal "Ventre di Napoli" (1884) L"autrice Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino.
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Addio, Amore!
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Napoli, 1880. Due giovani sorelle, Anna e Clara Acquaviva, di nobile famiglia, orfane, sono affidate alla tutela di un nobile napoletano, amico di casa. Anna, la più giovane delle due, di temperamento sensibile e irrequieto, presto si innamora del tutore... L’autrice Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino.
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Vita e avventure di Riccardo Joanna
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Un romanzo di straordinaria attualità, definito da Benedetto Croce "il romanzo del giornalismo italiano". Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino .
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La ballerina
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Amore e passione di un tempo in cui la danza aveva una grande anima popolare. Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino.
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Storia di due anime
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
“La bottega dei santi era la penultima della piccola via bassa e oscura, che sinuosamente lega la piazza grande di santa Maria la Nova alla piazzetta di santa Maria dell’Aiuto: e godeva un po’ d’aria, un po’ di luce, sol perché, dirimpetto ad essa, le antiche e brune case del vecchio quartiere popolare cessavano e poco indietro si ergeva la chiesa della Madonna dell’Aiuto, avente, accanto, il portoncino della sua Congregazione di Spirito. La bottega rozza e sguarnita, aveva una insegna di legno dipinto, scolorita dalla pioggia, dalla umidità costante della piccola via; vi si leggevano, appena, un nome e un cognome: Domenico Maresca.” Inizia così “Storia di due anime” di Matilde Serao, pubblicato nel 1904, breve, intenso e struggente romanzo sull’illusione dell’amore. L’autrice Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927), scrittrice e giornalista, è stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino.
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Castigo
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Sono gli anni della Belle Époque. Cesare Dias, un signorotto napoletano dal carattere egoista, cinico e distaccato, sposa la bella e malinconica Anna, che lo ama profondamente, ma presto la tradisce con la sorella di lei, Laura, prendendosi gioco di Anna e delle sue sofferenze. Dopo avere scoperto il tradimento del marito, Anna si toglie la vita. Cesare non riesce a dimenticare e a perdonare se stesso e la propria amante, che dopo averlo perseguitato con la sua passione ossessiva, lo obbliga a sposarla, costringendolo a un matrimonio infelice. Ma un giorno, a Firenze, Cesare intravede in una carrozza una donna identica in tutto e per tutto ad Anna. È Hermione, duchessa di Cleveland, donna bellissima, colta, libera e sfuggente. Ma Hermione è davvero Hermione? La sua presenza, come uno spettro emerso dal regno dell’oltretomba, si aggira tra i personaggi del romanzo con il suo fascino ambiguo e misterioso, tormentandoli con un interrogativo fatale: è possibile che una creatura ormai scomparsa ritorni su questa Terra per ottenere vendetta o per trovare la pace e il riscatto dalle sofferenze che ebbe in vita? Matilde Serao, con la sua scrittura intrisa di sfumature decadenti e d’impronta dannunziana, trasferisce le atmosfere nordiche del romanzo gotico in ambito mediterraneo, entro una Napoli e una Firenze tanto solari e aristocratiche, quanto dominate dal fascino del mistero e della morte. Una narrazione che ancora oggi è in grado di affascinare e rapire con le sue atmosfere stupende e lussureggianti di stampo ottocentesco e tardo romantico.
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Il paese di cuccagna
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
«Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l’acquavite, non muore di delirium tremens; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l’acquavite di Napoli.» (Matilde Serao, 1884) "Il paese di cuccagna" è un romanzo della scrittrice partenopea di adozione Matilde Serao, dapprima apparso a puntate nel 1890 sul quotidiano Il Mattino, e successivamente pubblicato nel 1891 dall’editore Treves di Milano. Il romanzo è suddiviso in venti capitoli che rappresentano una vera e propria denuncia della rovina morale e sociale della città di Napoli, perseguitata dal gioco del lotto. Attraverso le vicende di varie figure di ogni estrazione sociale, si assiste settimana dopo settimana alla caduta di intere famiglie prede del miraggio implacabile dell’ottenimento di una vincita milionaria al gioco d’azzardo. Il paese di cuccagna è un grande affresco del capoluogo campano, immortalato alla fine dell’’800, con cui Matilde Serao continua e completa il percorso iniziato con "Il ventre di Napoli" e proseguito con "Terno secco". Matilde Serao (Patrasso, 14 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Mattino e Il Giorno. Negli anni venti fu candidata sei volte, senza mai ottenerlo, al Premio Nobel per la Letteratura.
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Suor Giovanna della Croce
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
La storia bellissima e struggente di Suor Giovanna della Croce, al secolo Luisa Bevilacqua, costretta a lasciare il convento di Suor Orsola Benincasa in seguito alla legge Crispi (1890) che prevedeva la soppressione dei conventi di clausura. Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino.
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Nel paese di Gesù - Ricordi di un viaggio in Palestina
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Nel paese di Gesù" è il diario di viaggio della giornalista e scrittrice italiana Matilde Serao (Patrasso, 1856 – Napoli, 1927), composto in Palestina nel 1893 e pubblicato nel 1899. La scrittrice accompagna il lettore ad esplorare il fascino dell’Egitto e a respirare la spiritualità della Palestina, tra l"esperienza profana tipica del turista e quella mistico-rivelativa propria del pellegrino che cerca l’incontro con l’anima del paese e della popolazione locale. La solenne curiosità che muove e accompagna i passi della Serao è il desiderio di scoprire e cogliere fino in fondo «l’anima di quella Terra Santa, che ha visto Iddio, e ne ha udito la voce». Introduzione a cura di Roberto Marinaccio Roberto Marinaccio (Gaeta, 1982) è dottorando in missiologia presso la Pontificia Università Urbaniana. Si occupa di studi religiosi, teologia delle religioni e del rapporto tra il cristianesimo, le culture e le religioni locali. Dal 2011 al 2013 ha vissuto a Taiwan dove ha svolto attività di studio presso l’Università Cattolica Fu Jen di Taipei e ricerche sul campo interessandosi delle religioni cinesi.
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La conquista di Roma
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
La vita romana tra mondanità e politica nel clima postunitario, uno dei romanzi più belli e ispirati di Matilde Serao. Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino.
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Gli amanti
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Gli amanti", pubblicato per la prima volta nel 1894, è una raccolta di 12 "affreschi" dal forte simbolismo, e dalla grande atmosfera evocativa. L"IMPERFETTO AMANTE L"IMPERFETTO AMANTE IL PERFETTO AMANTE IL PERFETTISSIMO AMANTE IL VIALE DEGLI OLEANDRI NELLA VIA LA VESTE DI CRESPO UN SUICIDIO IL CONVENGO L"INELUTTABILE IL SEGRETO L"ULTIMA LETTERA Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino.
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