IV.-2

2005 Words

Jadassohn aveva detto l’ultima frase con una terribile perfidia; persino le orecchie, mentre la pronunciava, sembravano perfide. Diederich era irrigidito. Mai aveva immaginato che Jadassohn fosse tale un’anima nera. Jadassohn s’accorse del suo terrore e aggiunse: – Be’... l’uomo ha le sue debolezze!... Del resto lei non doveva pigliare l’entusiasmo di ieri sera troppo sul serio. Veda: un poltrone come il maggiore Kunze, per esempio, è difficile trovarlo in tutto il mondo... Diederich aveva il sudore freddo, gli sembrava di esser caduto in un covo di briganti. — Sui sentimenti nazionali degli altri signori però credo di potermi fidare come sui miei!... — Se questo dovesse significare un dubbio sui miei – e Jadassohn aveva ripreso il tono di voce tagliente – io debbo respingere il solo d

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