Il suo profumo è fresco e delicato, ma allo stesso tempo deciso.
La terrei stretta fra le mie braccia per ore al fine di sentire il suo cuore battere così vicino al mio.
- Questa fontana ti ricorda qualcosa che ha a che fare con lui? - le chiedo e mi domando se questo ricordo in questione sia un avvenimento drammatico o un avvenimento felice divenuto triste a causa della loro rottura. Ci sono ancora troppe cose che non so di lei, ma ci conosciamo a malapena da ventiquattro ore ed è già tanto essere riusciti ad aprirci sul nostro passato ieri notte.
- Qui è dove... - Si asciuga le lacrime. - Qui è dove Nicola mi ha baciata per la prima volta, sperando in un amore eterno. Sembrerà una cosa da puttana, ma... sono stata a letto con molti uomini. Lui è stato l'uomo, capisci? L'unico che mi ha fatto sperare in qualcosa è che non mi ha fatta sentire solo un divertimento erotico. - La sua voce è spezzata dalle lacrime che le rigano il viso.
- Chanel, non tutti i rapporti sono destinati a durare ed è normale averci sperato. Avevi bisogno di essere amata da qualcuno, tutto qui. Sei giovane... incontrerai molti altri ragazzi che ti faranno provare ciò che ti ha fatto provare lui... anzi, ti faranno provare molto di più.
La mia voce è calma, forse è l'effetto della silenziosa notte a farmi abbassare il tono senza volerlo.
- Sai - dice mentre si passa una mano sulle guance per asciugare le lacrime. - Credo tu sia l'unica persona che in nemmeno due giorni è riuscita a capirmi più di quanto abbiano fatto le persone che mi conoscono da tutta la vita. Sei un dono, Dimitri.
A queste parole mi commuovo, ci tengo davvero a dimostrarle quanto tengo a lei. Adesso non è più un gioco erotico basato sulla provocazione o sul desiderio, stanno entrando in gioco i sentimenti. Questo mi spaventa. Dopo quanto accaduto con la mia ex, facilmente riporrò fiducia in un rapporto amoroso perché so che io lo rovinerei.
- Anche con te è facile parlare, non a tutti racconto ciò che ho vissuto da bambino. Non porto tutte nei luoghi che per me significano molto. Onestamente, all'inizio credevo che saresti diventata una delle mie tante conquiste da una notte... Ma sarò sincero con te, per me non sei solo questo. - ammetto, io miei occhi nei suoi.
- Io credo che tra noi ci sia... dell'attrazione, non solo sessuale. - dice un po' in imbarazzo.
Finalmente ho la conferma che non sono l'unico ad essere allettato.
Voglio essere sincero e farle sapere le cose come stanno. - Si, lo penso anch'io... Non so cosa diventerà questa storia, ma vengo da una relazione lunga e significativa finita nel peggiore dei modi. Non credo di essere pronto a viverne un'altra.
Mi sfila il papillon rendendolo un inutile nastro nero poggiato sulle mie spalle le cui estremità escono dal colletto della camicia. - Anch'io, ma vale la pena tentare. Non credi?
Avvicina le labbra alle mie e il mio cuore sembra esplodere all'interno della mia gabbia toracica.
Resto in silenzio al contrario della vocina nella mia testa.
"Non è questo quello che volevi?"
Il mio passato è complicato e non credo di essere pronto per una relazione. Non adesso. "Ma lei potrebbe cambiarti" mi fa notare la vocina.
Devo essere sincero. - Non voglio che pensi che tu non mi piaccia, ma mi serve tempo.
Annuisce con aria delusa. - Si, lo capisco. Anche a me serve tempo. Sono stata... troppo istintiva.
Ed ecco il silenzio imbarazzante che speravo non si creasse...
"Idiota" mi insulta la vocina.
- Tu riesci a farmi sentire... bella e... mi fai sentire bene, si vede che a me ci tieni - aggiunge.
"Cosa significa che riesco a farla sentire bella? Lei sa di esserlo."
- Non credo sia una novità che qualcuno di faccia sentire così... - È impossibile che io sia il primo a farla sentire in questo modo. - I ragazzi ti saltano addosso appena ti vedono!
- È questo il problema: per loro sono solo una ragazza sexy da portare a letto per poi dimenticare il mio nome il mattino seguente. Sono solo un oggetto sessuale. Ma va bene così, i ragazzi sono fatti in questo modo. - la voce è rotta dal pianto, gli occhi sono lucidi e le guance si sono arrossate.
- Non tutti. - affermo guardando in basso.
Anch'io, la prima sera in cui l'ho vista, avevo solo l'intenzione di portarla a letto. Ma questo era prima che iniziassi a conoscerla, prima dei nostri appuntamenti serali.
Mi guarda con aria di giustificazione. - Già, scusa. Per la maggior parte dei ragazzi sono solo un oggetto sessuale.
"No, non lo sei." - Tu sei bella.
Sorride imbarazzata e scuote il capo. - No... non è vero.
Capisco come si sente. Io vivo quasi la sua stessa situazione. Le ragazze con cui sono stato mi hanno sempre dipinto come un ragazzo sexy, attraente e sensuale, e mai come un "bel" ragazzo. Non solo esteticamente, ma anche interiormente. Mi piacerebbe essere considerato un ragazzo interessante con il quale si riesca a parlare, ridere, scherzare. Vorrei essere considerato una bella persona anch'io. Fin'ora Chanel ha incontrato solo grandi stronzi interessati esclusivamente al suo corpo, ma io la sto conoscendo e mi sto rendendo conto della fantastica ragazza che è. Deve solo rendersene conto anche lei.
- Voglio baciarti - ammetto.
- Fallo
- Non qui dove ti ha baciata lui - dico. - Non ha senso passare qui il resto della serata. - le prendo le mani entusiasta e la porto con me verso l'auto di Barbie, la sua macchina rosa. - Vieni.
.
Siamo in strada, davanti al più grande anfiteatro del mondo romano: l'Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come Colosseo, termine con il quale lo si identifica fin dal Medioevo, oltre per le sue dimensioni colossali, perché nei suoi pressi era collocata l'enorme statua bronzea di Nerone che, per la sua grandezza, era conosciuta come Colosso di Nerone. La costruzione venne iniziata sotto Vespasiano nel 70 d.C., inaugurata nell' 80 d.C. durante il regno di Tito e conclusa, negli anni successivi, da Domiziano. L'Anfiteatro ha dimensioni massime in pianta di 188 x 156 metri, un'altezza di 50 metri e poteva contenere tra i 50.000 e i 70.000 spettatori. La maggior parte di esso è costruita in tufo e laterizi e rivestito in travertino.
"Cinque anni di liceo artistico hanno davvero arricchito la tua cultura" mi dice la vocina.
- Come mai hai guidato la mia auto fino a qui? - mi chiede Chanel. - La Fontana Di Trevi non è un opera che ti piace? - ride.
- Hey! - sogghigno. - Lo sai perché. Ti ho portata qui per una ragione piuttosto seria.
Si avvicina e mi stringe le mani. - Ah si? Per quale motivo?
Il mio cuore pulsa velocemente all'interno della gabbia toracica e il suo viso così vicino al mio non fa altro che far aumentare il battito. - Per dimostrarti che, anche davanti al Colosseo, tu rimani la cosa più bella di Roma.
Si copre il viso con le mani mascherando un sorriso commosso, poi le sue mani scendono delicate coprendo solamente le labbra. Ha gli occhi lucidi e guarda il Colosseo con una commozione immensa.
Rivolge lo sguardo verso di me e si avvicina, i suoi occhi nei miei. - Lo pensi davvero?
Sorrido. - Certo.
Si volta verso l'Anfiteatro e poi concentra la visuale su di me e, con un movimento scattante, mi abbraccia. I nostri cuori sono l'uno davanti all'altro e sorrido all'idea che, essendo il cuore a sinistra nel nostro corpo, in questo forte abbraccio, il mio riempie il suo lato sinistro vuoto e viceversa.
Ci guardiamo negli occhi. Lei rivolge uno sguardo alle mie labbra con aria bramosa e l'unica cosa che desidero in questo momento è assaporare le sue.
Alza il capo per guardarmi. - Tu. Sei. Straordinario.
Tre parole. Bastano queste tre parole pronunciate dalle sue labbra carnose a far esplodere il muscolo cardiaco che ho nel petto.
Con la mano, accarezzo il suo viso. La pelle è morbida, liscia... e al mio tocco lei chiude gli occhi. Quando il suo sguardo si perde nel mio, spingo il suo viso verso il mio e le nostre labbra si uniscono. La sua lingua cerca la mia e all'interno delle nostre bocche inizia una danza.
Ho letto che con un bacio si può intuire quanto due persone siano compatibili e sono convinto che il nostro punteggio sia cento su cento.
La danza finisce e ci sorridiamo. "Amo il suo sorriso, Dio quanto lo amo."
- Prima ti ho detto che non credo di essere pronto a vivere un'altra relazione, ma con te voglio provarci. Lo voglio davvero. È solo che... non voglio restarci troppo male quando finirà. - Finirà a causa mia.
Riflette sulle mie parole. - Ti capisco. Come ti ho detto, anch'io vengo da una relazione finita in tragedia, ma questo non vuol dire che non dobbiamo provarci di nuovo... Tu stesso hai detto che non tutti i rapporti sono destinati a durare e che è normale sperarci. - Fa una pausa. - Secondo me, anche tu hai bisogno di essere amato da qualcuno. E sarò felice di essere io quel qualcuno, ma, ovviamente, ci conosciamo da poco e parlare di amore è una cosa troppo grande e complicata. Dobbiamo imparare a conoscerci e fidarci l'uno dell'altro.
Ha ragione, io stesso le ho detto quelle parole, non sapendo che sarebbero servite anche a me. Chanel è una ragazza speciale e mi chiedo se per lei valga la pena perdere tempo con un ragazzo come me.
"Anche tu hai bisogno di essere amato da qualcuno.", queste parole non mi sembrano del tutto giuste: non credo di sentire il bisogno di essere amato, lo voglio e basta perché credo di meritare qualcosa che mi faccia stare bene.
- Non credo di sentire il bisogno di essere amato, lo voglio e basta perché credo di meritare qualcosa che mi faccia stare bene. - ripeto a voce alta guardando a terra.
- Ah, l'orgoglio maschile... - si finge esasperata. Sorride e torna seria. - Invece ne hai bisogno. - mi stringe la mano. - E meriti di sentire questo bisogno.
Sembra essere entrata nel mio animo, come se anch'io, come Giada, avessi un quaderno in cui scrivere i miei pensieri e Chanel lo avesse letto senza sfogliarlo.
- Ho bisogno di te. E non ti merito. - affermo.
- Sono io che ho bisogno di te. E non ti merito.
La situazione è diventata molto sentimentale. Non provavo le emozioni che sento adesso da quando ero fidanzato con Roberta, la mia ex.
- Alla fine hai raggiunto il tuo obbiettivo, Mister capelli ricci e sentimentale. - scherza sdrammatizzando la situazione.
- Quale obbiettivo, Miss zigomi marcati e sdrammatizzatrice?
- Mi hai avvicinata a te. - risponde con tono di voce serio.
"Oh" - Anche tu hai raggiunto il tuo.
Aggrotta la fonte con aria perplessa.
- Ti sei avvicinata a me sentimentalmente. Senza andare a letto insieme - le spiego.
- Hai ragione, ma... - Fa un passo in avanti, verso di me. - Ti svelo un segreto: anch'io volevo solamente portarti a letto. - bisbiglia.
"Cosa?"
- Poi mi sono accorta che sei molto sicuro di te e ho preferito farti aspettare - aggiunge.
Non so cosa dire, sono senza parole.
"Siete uguali!" esclama la vocina. "Anime gemelle"
- Ormai questo obbiettivo è stato raggiunto. - Parla lentamente, in modo lussurioso. E sensuale.
Le rivolgo un sorrisino malizioso. - Quindi... Cosa pensi di fare?
Avvicina le labbra alle mie. - Andiamo in auto. - bisbiglia e afferra la mia mano trascinandomi fino alla macchina rosa.
Mi siedo sul sedile del guidatore e lei su quello del passeggero. Fa per baciarmi mentre sbottona la mia camicia. Sta per accadere quello che speravo accadesse dalla prima volta in cui l'ho vista, ma spingo indietro la testa.
- Aspetta. - Non sono pronto a raggiungere questo obbiettivo.
Si ferma. - Tu... Tu non vuoi...Mi sento una stupida adesso.
- No, hai capito male. Certo che voglio! - esclamo. - Solo... Non così.
"Idiota! Idiota! Idiota!"
- Non voglio essere associato ad uno di quelli che ti fanno sentire sexy e desiderata senza farti sentire bella. Io voglio darti qualcosa in cambio, qualcosa che non sia solo... questo. - Mi riferisco a ciò che stavamo per fare in auto dove chiunque avrebbe potuto vederci, nei pressi del Colosseo. - E poi il sesso rovina sempre tutto. Non distruggiamo ciò che stiamo creando.
- Ma tu non sarai uno di quelli! Tu mi fai già sentire come nessuno ha mai fatto!
Prima di conoscerla, per me era solo l'ennesima conquista da una notte, ma ora no. Voglio continuare a conoscerla, continuare questi appuntamenti, passare del tempo con lei e chiacchierare. Ho paura che dopo aver fatto l'amore potrei puntare gli occhi su un'altra ragazza con cui fare sesso. "Dannato lussurioso desiderio!"
- Ho paura che dopo aver fatto l'amore potrei puntare gli occhi su un'altra ragazza per portarla a letto. - rivelo a voce alta.
"Oggi è la giornata in cui si dice tutto ciò che si pensa?" chiede la vocina.
Chanel non risponde e mi viene un'idea.
-Dovremmo stabilire delle regole. Regole che se non vengono rispettate comportano a delle punizioni. - propongo.
Aggrotta la fronte. - Cosa?
- Credo che ne abbiamo bisogno, per far funzionare il nostro rapporto. - spiego.
- Ok... Ehm... Che genere di regole e punizioni? - Sembra completamente spaesata, ma ha l'aria di chi vuole saperne di più. Desidera davvero così tanto stare con me? Sembra di si.
- Le stabiliremo insieme, come ad esempio... "Non avere rapporti sessuali con altre persone" e... cose del genere.
- E se andassi a letto con un altro ragazzo? - Ecco tornata la Chanel Provocatrice.
- Ti punirò.
- E... - Sta usando un tono di voce lento e sensuale. - In che modo intenderesti farlo?
Decido di stare al suo gioco. - Sculacciandoti.
- Oh, vuoi essere il nuovo Christian Grey?
- Assolutamente no! Non inizieremo un rapporto sadomaso, Chanel. - "Anche se sarebbe eccitante."
"Eccitante?" la vocina sembra sconvolta, ma non intendevo che legare e frustare Chanel mi ecciti, ma non sarebbe male usare dei giocattoli e strumenti erotici.
- Ha tutta l'aria di esserlo, Dimitri.
- Anastasia subiva, non era colei che puniva.
- Quindi anch'io ti punirò e anche tu riceverai delle punizioni, signor Nuovo-Christian-Grey?
- Qualora dovessi infrangere le regole. - rispondo.
- Saremo entrambi Anastasia? - sorride.
Mi scappa una breve risata. - Ed entrambi Christian, se vuoi fare paragoni con la loro storia. Cerchiamo di non infrangere le regole.
- Quindi... Se non intendi avere una relazione tra dominatore e sottomessa, che genere di relazione sarà la nostra?
- Solo un rapporto basato su regole da non infrangere, non un "Cinquanta Sfumature Di Chanel e Dimitri". Solo così il nostro rapporto potrebbe funzionare. Solo rendendo i nostri rapporti sessuali più particolari potrei non avere l'istinto di cercare altro e di passare la note con altre ragazze. Pensaci. - Purtroppo sono fatto così... mi è difficile rimanere fedele, soprattutto se si tratta di sesso.
Si morde il labbro. - Ti farò sapere.
Utilizza la tecnica dell'attesa per far aumentare il desiderio. Prevedibile. Ed irritante!
- Sono molto stanca, ti accompagno a casa? - mi chiede.
- Fino a casa mia guido io - rispondo.
Guidare la sua auto rosa sta diventando un'abitudine.
.
- Ti chiamo domani? - le chiedo. Non ho il suo numero di cellulare e spero di averlo entro domani.
Mi rivolge un'occhiata perplessa.
- Non ho il tuo numero. - ammetto prima di scendere dall'auto, imbarazzato.
Alza gli occhi al cielo, sorridendo. - Dammi il telefono.
Faccio come mi dice e salva il suo numero nel mio cellulare.
Scendo dall'auto. - Buonanotte, Chanel.
- Buonanotte, Dimitri. Grazie per la bellissima notte.
Sorrido. - Grazie a te.