Mi mette giù, quasi con delicatezza, e mi raggomitolo, tremando. Comincia a spogliarsi e non posso fare a meno di guardarlo.
Indossa un paio di jeans e una T-shirt e si toglie per prima cosa la T-shirt.
La parte superiore del corpo è un’opera d’arte: spalle larghe, muscoli tonici, pelle abbronzata e liscia. I suoi capelli scuri gli sfiorano delicatamente il petto. In qualche altra circostanza, sarei stata entusiasta di avere un amante così bello.
In questa circostanza, vorrei solo urlare.
Seguono i suoi jeans. Sento il rumore della sua cerniera che si abbassa e questo mi spinge ad agire.
Nel giro di un secondo, passo dall’essere sdraiata sul letto a balzare verso la porta, che aveva lasciato aperta.
Sarò anche bassa, ma sono veloce con i piedi. Ho corso per dieci anni ed ero piuttosto brava. Purtroppo, mi sono fatta male al ginocchio durante una delle gare e ora mi limito a corse più piacevoli e ad altre forme di esercizio.
Raggiungo la porta, scendo le scale e arrivo quasi alla porta quando mi afferra.
Le sue braccia mi tirano da dietro e mi stringe così forte che per un attimo non riesco a respirare. Ho le braccia completamente bloccate, quindi non posso nemmeno combatterlo. Mi solleva e gli do i calci con i tacchi. Riesco a dargliene un po’ prima che mi giri per costringermi a guardarlo.
Sono certa che mi farà del male ora e mi preparo al colpo.
Invece, mi tira a sé per un abbraccio e mi stringe forte. Il mio viso è sepolto nel suo petto e il mio corpo nudo è premuto contro il suo. Sento l’odore di pulito, l’essenza di muschio della sua pelle e qualcosa di duro e caldo contro il mio stomaco.
La sua erezione.
È tutto nudo ed eccitato.
A giudicare dal modo in cui mi stringe, direi che sono quasi del tutto indifesa. Non posso né prenderlo a calci, né graffiarlo.
Ma posso morderlo.
Così, affondo i denti nei muscoli del suo pettorale e lo sento imprecare prima di tirarmi i capelli, costringendomi a mollare la presa.
Poi mi tiene così, con un braccio avvolto intorno alla vita, la parte inferiore del mio corpo premuta forte contro di lui. L’altra mano è chiusa in un pugno tra i miei capelli, mentre mi tiene la testa all’indietro. Gli spingo il petto con le mani in un futile tentativo di stabilire una certa distanza tra noi.
Incrocio il suo sguardo con decisione, ignorando le lacrime che mi rigano il viso. Non ho altra scelta che non sia farmi coraggio ora. Se muoio, voglio almeno mantenere una certa dignità.
La sua espressione è cupa e arrabbiata, mentre stringe gli occhi azzurri su di me.
Respiro con difficoltà e il cuore mi batte così forte che penso possa saltarmi fuori dal petto. Ci guardiamo a vicenda—predatore e preda, conquistatore e conquistata—e in quel momento sento uno strano legame con lui. Come se una parte di me potesse essere cambiata per sempre da quello che sta succedendo tra di noi.
Improvvisamente, il suo viso si addolcisce. Un sorriso appare sulle sue labbra sensuali.
Poi si sporge verso di me, abbassa la testa e preme la bocca sulla mia.
Sono sbalordita. Le sue labbra sono morbide, tenere mentre esplorano le mie, anche se mi tiene con una presa di ferro.
È un abile baciatore. Ho baciato un bel po’ di ragazzi e non ho mai provato nulla di simile. Il suo respiro è caldo, aromatizzato con qualcosa di dolce e la sua lingua gioca con le mie labbra finché non si separano involontariamente, concedendogli l’accesso alla mia bocca.
Non so se si tratti dell’effetto della droga che mi ha dato o del semplice sollievo dovuto al fatto che non mi sta facendo del male, ma mi sciolgo in quel bacio. Uno strano languore si diffonde nel mio corpo, minando la mia volontà di combattere.
Mi bacia lentamente, senza fretta, come se avesse tutto il tempo del mondo. La sua lingua accarezza la mia, mentre mi succhia dolcemente il labbro inferiore, inviando un’ondata di calore dritto nel mio intimo. La sua mano allenta la presa sui miei capelli e culla la parte posteriore della mia testa. È quasi come se mi stesse facendo l’amore.
Mi ritrovo a sorreggermi sulle sue spalle con le mani. Non ho idea di come siano arrivate lì, ma ora mi aggrappo a lui, invece di respingerlo. Non capisco la mia reazione. Perché non mi allontano disgustata dal suo bacio?
È davvero straordinaria, quella sua incredibile bocca. È come baciare un angelo. Mi fa dimenticare la situazione per un secondo, mi permette di cacciare il terrore.
Si distacca e guarda in basso verso di me. Le sue labbra sono bagnate e lucide, un po’ gonfie a causa del nostro bacio. Probabilmente lo stesso vale per le mie.
Non sembra più arrabbiato. Più che altro sembra affamato e contento allo stesso tempo. Vedo sia la lussuria che la tenerezza sul suo viso perfetto e non riesco a distogliere lo sguardo.
Mi lecco le labbra e i suoi occhi si soffermano sulla mia bocca per un secondo. Mi bacia di nuovo, sfiorando le labbra sulle mie.
Poi mi solleva un’altra volta e mi porta al piano di sopra sul suo letto.